L’amministratore delegato di Boeing, Dave Calhoun, ha annunciato la sua intenzione di lasciare il suo incarico alla fine di quest’anno. Il costruttore di aerei statunitense attraversa una fase complessa dopo che diversi incidenti ed inconvenienti tecnici che hanno interessato in particolare il modello 737 max, hanno posto seri interrogativi sulla sicurezza della filiera produttiva del gruppo. Da inizio anno il valore del titolo Boeing è sceso del 21%, oggi, subito dopo l’annuncio, le azione sono risalite da 175 a 180 dollari. “Come sapete l’incidente sul volo dell’Alaska Airlines è stato un momento spartiacque per Boeing. Dobbiamo continuare a rispondere a questo incidente con umiltà e completa trasparenza. Dobbiamo inoltre inculcare un impegno totale alla sicurezza e alla qualità a ogni livello della società”, ha scritto Calhoun in una lettera ai dipendenti. L’addio di Calhoun si inserisce in una più ampia riorganizzazione. Oltre all’amministratore delegato lascerà anche Stan Deal, il responsabile degli aerei commerciali, il cui posto sarà preso da Stephanie Pope.

Calhoun, 66 anni, era diventato a.d. di Boeing nel gennaio 2020, promettendo un risanamento dell’azienda. Entrato in carica dopo che gli incidenti a due 737 max nel 2018 e 2019, costati la vita a 346 persone, avevano già minato la fiducia nel gruppo, non è però riuscito a realizzare quanto promesso. L’esplosione di un portellone su un volo dell’Alaska Airlines dello scorso 6 gennaio, ha peggiorato una situazione già molto complessa.

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