Un percorso giudiziario lungo ma forse vicino alla fine. Fabrizio Corona per chiudere definitivamente il percorso penale avviato con l’arresto nel 2007 per Vallettopoli ha dovuto completare positivamente l’affidamento in prova. Percorso che sembra abbia effettivamente percorso con successo, dato che l’esperto che ha redatto la relazione, secondo quanto raccontato dal Corriere, “ritiene che, nonostante le difficoltà caratteriali e personologiche, abbia cercato di aderire a quanto disposto dalla misura alternativa”.

Corona ha accumulato quasi dieci anni di carcere a causa delle condanne subite negli anni per fatti collegati alla sua attività di imprenditore fotografico, nella comunicazione e di personaggio del gossip. Nel maggio del 2022 ha ottenuto l’affidamento in prova ai servizi sociali che è terminato il 9 settembre dell’anno scorso quando ha scontato per intero la pena.

Ora manca l’ultima decisione del Tribunale di Sorveglianza che si baserà anche sulla “Relazione conclusiva” dell’Ufficio esecuzione penale esterna. Secondo quanto riportato dal Corriere, la relazione è stata depositata e dice che l’ex re dei paparazzi è stato “disponibile al dialogo e al confronto” e ha assicurato di aver fatto molto per cambiare. Con qualche eccezione, come quando è stato trovato alla guida di un’auto senza patente.

Nel frattempo, però, l’ex paparazzo dei vip è stato citato a giudizio dalla Procura e l’8 novembre dovrà comparire davanti al giudice monocratico di Milano per rispondere di diffamazione a mezzo stampa dopo le denunce presentate dai calciatori Stephan El Shaarawy, Nicolò Casale e Nicola Zalewski. Lo scorso autunno, infatti, Corona aveva fatto i nomi di diversi atleti a suo dire coinvolti nel caso scommesse. A differenza di Nicolò Fagioli e Sandro Tonali, però, El Shaarawy, Casale e Zalewsky non hanno mai ricevuto un avviso di garanzia.

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