Jorge Martin conquista la vittoria nel Gran Premio del Portogallo di MotoGP davanti a Enea Bastianini della Ducati e a Pedro Acosta della Red Bull GASGAS Tech3, al suo primo podio in MotoGP. Dopo la caduta di Francesco Bagnaia e Marc Marquez, che duellavano per la quinta posizione e si sono scontrati finendo anzitempo la loro corsa, e la rottura del cambio dell’Aprilia di Maverick Viñales Ruiz, che gli ha negato un podio quasi certo, al quarto e quinto posto si sono piazzati Brad Binder e Jack Miller.

Grazie a questo successo nella seconda gara della stagione, Martin si porta in testa alla classifica del Mondiale a quota 60 punti, e commenta entusiasta il traguardo: “Oggi non ho avuto problemi con la moto, mi sono sentito bene fin dal venerdì. Sono partito veloce, volevo subito andare in testa e gestire bene le gomme. Passo dopo passo, ho cercato di crearmi un piccolo distacco creando quel divario di decimi sufficiente per la vittoria. Ho martellato dall’inizio alla fine, un grosso sollievo, mi sento di nuovo competitivo e so di potercela fare”.

Un entusiasmo che contraddistingue anche il terzo classificato, il 19enne Acosta, al suo primo podio in MotoGp ma già campione in Moto3 nel 2021 e in Moto2 nel 2023: “La moto è stata perfetta per tutta la gara: non ho nemmeno mai avuto problemi di gomme. Il mio team ha fatto un lavoro fantastico. Ho guidato come so e sono contento per il primo podio. Oggi sul podio non c’è solo il rosso Ducati, ma anche quello GasGas. So dove devo ancora migliorare, ad esempio in qualifica”.

“Al termine del nostro secondo Gran Premio il bilancio è senz’altro positivo e le prestazioni dei pneumatici sono state molto buone. Dico questo basandomi su dati che sono inconfutabili: in Moto2, i piloti sono stati velocissimi e Aldeguer ha migliorato il giro record di gara che risaliva al 2020″, ha commentato il direttore racing moto Pirelli, Giorgio Barbier. Ma sulla gara lunga di Portimao interviene, e in modo critico, anche Claudio Domenicali, ad della Ducati: “Il contatto Marquez-Bagnaia? Le gare sono così, sono due campioni, nessuno voleva mollare. Con la loro esperienza potevano stare un po’ più attenti, anche per un quinto posto se la sono giocata. Si sono toccati piano e con quella inclinazione sono caduti entrambi. Li capisco ma non li giustifico“.

“La presenza di Marquez? Qui ci sono tanti campioni, tutti fortissimi, alcuni sono campioni del mondo che vogliono vincere. Capisco il tema che piace, ma non abbocco alla polemica”, ha aggiunto. “Avere più punte in squadra? È positivo perché hai tanti dati da confrontare, avere più moto in pista è un vantaggio perché crescono tutti. È questa la nostra filosofia”, ha spiegato.

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