Nuovi scioperi in arrivo. Si inizia venerdì 22 marzo a Milano, dove a incrociare le braccia saranno autisti e tranvieri di Atm, l’Azienda dei trasporti milanesi. La protesta è stata proclamata dal sindacato Al Cobas come riferisce il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti nella calendario dedicato agli scioperi. Avrà carattere provinciale e riguarderà esclusivamente il personale Atm. I Treni – Gruppo FS Italiane, Italo e Trenord – saranno regolari per l’intera giornata, ma saranno invece a rischio durante il fine settimana in tutta Italia. Dalle 21 di sabato 23 alle 21 di domenica 24, infatti, ci sarà lo sciopero nazionale proclamato dalle sigle sindacali Cub Trasporti e Sgb.

Fasce orario di tutela
Durante gli scioperi vi sono le fasce orarie di tutela. Trenitalia, nel trasporto regionale, durante gli scioperi ha istituito i servizi essenziali nelle fasce orarie di maggiore frequentazione (dalle ore 06.00 alle ore 09.00 e dalle ore 18.00 alle ore 21.00 dei giorni feriali).

Lo sciopero Atm
È stato proclamato “contro la liberalizzazione, privatizzazione e gare d’appalto dei servizi attualmente gestiti dal Gruppo ATM e per la reinternalizzazione dei servizi di TPL in appalto e/o subappalto; contro il progetto “Milano Next”, per la trasformazione di ATM S.p.A. in Azienda Speciale del Comune di Milano e il conseguente affidamento diretto in house dei servizi, nonché per la loro gratuità“.

Si protesta anche per ottenere “la riattivazione del distanziamento tra conducenti e utenti con inibizione della porta anteriore per la salita e la discesa dei passeggeri”, per richiedere “la pulizia, igienizzazione e sanificazione delle vetture e degli ambienti” e ancora una volta per rivendicare “la tutela della sicurezza dei lavoratori più esposti ad atti aggressivi, anche con sistemi di protezione passivi; per la fruizione delle ferie per il personale viaggiante, piani aziendali d’assunzione e trasformazione dei contratti a tempo parziale; per l’aumento di €150 netti per tutti i lavoratori, a recupero degli insufficienti aumenti dei contratti nazionali; per ulteriori tematiche di carattere aziendale attinenti, tra l’altro a indennità ferie, turni particolari e vestiario”.

Lo sciopero dei treni
Istanze simili a quelle rivendicate dallo sciopero nazionale che coinvolgerà i treni, indetto principalmente a causa di questioni relative alla salute e alla sicurezza dei lavoratori, all’orario di lavoro, al salario e al rispetto del Contratto collettivo nazionale. La preoccupazione per l’attuazione di misure adeguate per garantire un ambiente lavorativo consono è stata una delle ragioni principali che ha spinto i sindacati a indire lo sciopero. Inoltre, la richiesta di un orario di lavoro equo e sostenibile, che tenga conto delle esigenze dei dipendenti, è un punto fondamentale di discussione. Ma anche l’aumento salariale e la salvaguardia delle condizioni economiche dei lavoratori.

Articolo Precedente

I sindacati europei: “Italia terza nella Ue dopo Ungheria e Repubblica ceca per calo dei salari reali nel 2023: sono scesi del 2,6%”

next
Articolo Successivo

Sala parla di salari giusti mentre Milano si gioca i Centri per l’impiego. Addetti in fuga e chi resta è in agitazione: “Pagati male, trattati peggio”

next