Marco Follini potrebbe correre con Italia viva alle prossime elezioni europee. Il retroscena, già pubblicato dal Corriere della sera nei giorni scorsi, è stato confermato dallo stesso ex segretario dell’Udc, 69 anni, vicepresidente del Consiglio nel secondo governo Berlusconi, ritiratosi dalla politica nel 2013 (dopo un’ultima legislatura da senatore nelle file del Pd). In un colloquio con il quotidiano di via Solferino, Follini racconta di aver ricevuto una proposta precisa da Matteo Renzi: “Eravamo a Brescia. Mi aveva chiesto di presentargli il libro. Poi me l’ha buttata lì. E, giorni dopo, ha insistito. L’idea sarebbe di farmi fare il capolista di Italia viva nelle Isole e il numero due nel Nord-Ovest, o viceversa”, spiega.

Allo stesso tempo, però, fa capire di non essere troppo propenso ad accettare. “Io sono uscito dal Parlamento nel 2013, con le mie gambe, senza ricandidarmi. Prima mi ero dimesso dall’Udc, in seguito all’accordo sulla legge elettorale non casualmente definita Porcellum. E, prima ancora, mi ero dimesso da vicepresidente di Berlusconi…”. Quindi? “È più facile che a Renzi dica no, grazie”. Ma “una proposta di candidatura, dopo tanti anni d’assenza, è chiaro che sollecita la vanità. E, un po’, anche un certo senso di responsabilità. Poi, sa: come sempre accade in questi casi, Renzi è stato parecchio seducente”, ammette.

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