A marzo, si sa, le domeniche bestiali entrano nel vivo, nella loro essenza più pura, sia dal punto di vista fisico che metafisico. E dunque ogni sforzo, ogni goccia di sudore e di altro protesa all’ottenimento del risultato finale, momenti di magia che se non c’è deve essere propiziata in qualsiasi modo. Non è ammesso rifiuto, di qualsiasi tipo, e chi non chiarisce da che parte vuole stare, oltrepassando o meno la linea, passerà brutti momenti.

IL RIFIUTO
Se al Bernabeu o al Camp Nou il dissenso viene espresso tramite pañolada bisogna comprendere che nelle domeniche bestiali il modus operandi cambia. Niente pañolada dunque, ma da Casapesenna, Promozione Campania, ecco la “munnezzada”, con la società multata per 200 euro perché “ propri sostenitori facevano esplodere n. 5 petardi di notevole intensità e circa n. 6 fumogeni di cui n. 2 a circa due metri dall’assistente di parte avversario. Inoltre, alla fine della gara, lanciavano nello spazio antistante gli spogliatoi un contenitore di plastica contenete rifiuti di vario genere”.

DOMENICHE ANIMISTE
Tensione nella Champions africana, con i botswaniani del Jwaneng Galaxy che in trasferta in Tanzania contro il Simba avrebbero voluto prima del match eseguire un rito consistente nel lanciare ceneri e un non meglio precisato liquido. I padroni di casa gliel’hanno impedito e si sono registrati momenti di tensione e un fitto lancio di ananas dagli spalti (e presumibilmente “mortacci” sarà stato lanciato lo stesso). Il Simba ha vinto 6-0: probabilmente anche a causa del rito mancato, delle ceneri non lanciate e soprattutto dello strano liquido rimasto nei contenitori.

OLTREPASSARE LA LINEA
Esordio senz’altro da incorniciare per Yarlen, giovane del Botafogo. I suoi erano in vantaggio per 3 a 2 sul campo del Fluminense e al quinto minuto di recupero (ne erano stati concessi otto), Yarlen è rimasto a terra dopo aver ricevuto un colpo al volto. Portato fuori dai giocatori del Fluminense che volevano accelerare i tempi per provare a pareggiarla, si vede in un video il giovane trascinato in campo da un compagno, poi ritrascinato fuori dai rivali del Fluminense, poi ributtato in campo da un suo compagno che era arrivato di gran carriera dalla panchina, poi purtroppo il filmato termina ma si presume che il povero Yarlen sia stato ripreso e lasciato al di qua o al di là della linea varie volte… senza che alcuno si preoccupasse minimamente per le sue condizioni.

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