Non c’è solo l’abitudine di far fermare i treni su richiesta: i ministri del governo Meloni fanno un uso disinvolto anche degli aerei, nello specifico di quelli di Stato. I numeri riportati domenica da Repubblica dimostrano come i membri dell’attuale esecutivo abbiano fatto segnare il record di ricorso aivoli blu” negli ultimi anni: nel 2023 sono decollati e atterrati 165 volte, contro le 157 del 2022 (anno in cui è stato in carica fino a ottobre il governo Draghi), le 126 del 2021 (Conte II fino a febbraio, poi Draghi) e le sole 49 del 2019 (Conte I e poi Conte II). Il campione dei frequent flyers, come si può immaginare, è il ministro degli Esteri Antonio Tajani: lo scorso anno ha preso l’aereo di Stato 49 volte. Dopo di lui il titolare dello Sviluppo economico Adolfo Urso con 25, quello della Difesa Guido Crosetto con 24, il capo del Viminale Matteo Piantedosi (tecnico in quota Lega) con 15, poi Raffaele Fitto (Affari europei e Pnrr) con 11, Francesco Lollobrigida (Agricoltura) con 9, Giancarlo Giorgetti (Economia) con 7. Cinque voli a testa per Matteo Salvini (Infrastrutture), Andrea Abodi (Sport) e Annamaria Bernini (Università), tre per Giuseppe Valditara (Istruzione) e Daniela Santanché (Turismo). Tutti gli altri ne hanno preso uno solo o al massimo due.

Sempre a quanto scrive Repubblica, poi, spesso gli aerei blu sono stati usati anche in occasione di eventi programmati con largo anticipo, per coprire tratte nazionali o servite da voli di linea. E ciò nonostante una direttiva risalente al governo Monti (emanata in tempi di austerità) preveda che i ministri possano chiedere di usufruirne solo in casieccezionali” per “comprovate, imprevedibili e urgenti esigenze di trasferimento connesse all’efficace esercizio delle funzioni istituzionali”, quando è impossibile prendere un volo di linea. In ogni caso, “non è ammessa la concessione del trasporto aereo di Stato per i ministri per le tratte sulle quali sia presente trasporto ferroviario e tale servizio risulti idoneo con gli impegni istituzionali”. Eppure, ad esempio, domani la ministra Santanché prenderà un aereo della flotta in dotazione a Chigi per recarsi a Berlino, meta servitissima con collegamenti giornalieri da Roma e Milano. Il suo collega Urso, tra marzo e giugno, ha usato il “volo blu” per recarsi a fiere, inaugurazioni e convegni a Verona, Foggia e Genova. Valditara a settembre ha chiesto un volo Roma-Reggio Calabria per l’inaugurazione di una scuola a San Luca, mentre il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani l’ha usato per presenziare all’abbattimento di un palazzo a Crotone.

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