L‘esclusione dei Btp fino a un valore di 50mila euro dal calcolo dell’Isee non varrà per i “soggetti beneficiari dell’assegno di inclusione” e del supporto formazione e lavoro. Il distinguo spunta nella bozza del nuovo decreto Pnrr che dovrebbe arrivare oggi, dopo settimane di attesa, all’esame del consiglio dei ministri. “Al fine di consentire il raggiungimento delle categorie più vulnerabili del Programma nazionale per la garanzia di occupabilità dei lavoratori (GOL)”, si legge, “l’articolo 1, comma 183, della legge 30 dicembre 2023, n. 213, non si applica ai soggetti beneficiari” dei due sussidi che hanno sostituito il reddito di cittadinanza. Con molti paletti e lasciando fuori centinaia di migliaia di ex percettori.

La marcia indietro sembra dipendere dal timore che, invece di andare agli indigenti, le nuove misure finiscano nelle tasche delle famiglie che hanno le risorse per investire grosse cifre in titoli di Stato. Tipo il nuovo Btp Valore spinto da spot del Mef che fanno intendere che con le cedole ci si può pagare una crociera. Resta il fatto che quegli stessi nuclei, grazie all’Isee depurato dai Btp, saranno in competizione con i meno abbienti per tutte le altre provvidenze di welfare e servizi pubblici soggetti alla prova dei mezzi.

Per l’accesso all’Assegno di Inclusione il limite Isee è di 9.360 euro, per il Supporto formazione lavoro – il mini sostegno temporaneo per chi non ha nel nucleo famigliare minori, over 60 o disabili – di 6mila euro.

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