Sono almeno 64 le vittime delle violenze tribali che si sono consumate in Papua-Nuova Guinea, precisamente vicino alla città di Wabag, 600 chilometri a nordovest della capitale Port Moresby. Secondo le notizie della polizia locale la strage sarebbe avvenuta nella mattina di domenica in seguito a un’imboscata nella provincia di Enga, nella remota regione degli altopiani dell’isola-nazione del Pacifico meridionale, e sembra essere legata al conflitto tra i membri delle tribù Sikin e Ambulin e i loro alleati.

I clan della regione delle Terre alte si sono combattuti per secoli in Papua Nuova Guinea, ma l’aumento delle armi automatiche -come i fucili AK47 e M4- ha reso gli scontri ancora più mortali e ha intensificato la violenza. La polizia ha descritto la scena del massacro come gli omicidi come i “più grandi” nella storia recente della nazione del Pacifico. Le foto e i video mostrano corpi spogliati e insanguinati che giacciono sul ciglio della strada e ammucchiati sul retro di un camion.

Il governo ha tentato la repressione, la mediazione, le amnistie e una serie di altre strategie per controllare le violenze ma nulla ha avuto successo. Anche la presenza dei soldati dell’esercito non ha avuto impatto perché i servizi di sicurezza sono in inferiorità numerica e con meno armi. Il capo delle forze di polizia ha detto che il personale dispiegato nelle zone della violenza sarà autorizzato a usare “qualsiasi livello di forza” per “ripristinare la legge e l’ordine” e “per prevenire ulteriori violenze e ritorsioni”.

Questo tipo di violenze spesso avvengono nelle comunità remote in cui i membri dei clan che lanciano incursioni o imboscate per vendicare attacchi precedenti e coinvolgono anche i civili. Gli omicidi sono spesso estremamente violenti, con vittime uccise a colpi di machete, bruciate, mutilate o torturate. La polizia lamenta di non avere le risorse per svolgere il lavoro in modo adeguato, dato che gli agenti sono malpagati e spesso le loro armi finiscono nelle mani dei membri della tribù provengono dalle forze di polizia.

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