Eh sì, il popolo delle domeniche bestiali, che raggruppa quello che va in campo ma soprattutto quello fuori, può diventare veramente fastidioso. Ognuno è libero poi di utilizzare l’espressione gradita per descrivere il fastidio: noi non possiamo o al massimo lo faremo di seguito, in senso figurato. Di certo c’è che qualcuno, senza distinzione di genere, se le inventa un po’ tutte per dar fastidio: dalle arrampicate sui tetti alle richieste moleste.

SCOPPIA D’AFRICA
Si fa presto a fare i fighi allo stadio. Clima di festa, magari capita una vicina avvenente e la tua squadra si qualifica pure per il turno successivo. E allora magari ci si fa audaci e si chiede il numero di telefono alla vicina, che ti rifila il due di picche, magari non demordi e ci riprovi… ripreso dalle telecamere che ovviamente in una manifestazione internazionale sono in ogni dove. Risultato? Che il Dongiovanni del momento viene beccato dalla famiglia e costretto a chiedere scusa. Palo insomma. Doppio.

PIOVE SUI TETTI E SUI MURI
Così come i mister sono chiamati a trovare lo schieramento adatto per la squadra, il posizionamento giusto dei calciatori in campo, così supporters e dirigenti trovano la posizione più adatta per insultare gli arbitri. Anche le più fantasiose come avvenuto per la Sangiorgese in Eccellenza Campania, che si è beccata una multa di 100 euro perché: “Durante tutto il primo tempo una persona riconducibile alla società Prosangiorgese, posizionata sopra il tetto degli spogliatoi della terna arbitrale, offendeva e minacciava il direttore di gara. Lo stesso al termine della prima frazione di gioco accedeva al terreno di gioco e continuava ad insultare e minacciare il direttore di gara. La sanzione è ridotta per l’intervento dei dirigenti della società ospitante”.

IRON LADY
Nelle domeniche bestiali, come detto, vige l’assoluta parità di genere: siamo infatti lieti di citare la multa da 150 euro comminata alla Iron Fox Amegliese, Prima Categoria Liguria, “Per il comportamento di una propria sostenitrice in campo avverso, la quale, al termine della gara, mentre il direttore di gara rientrava negli spogliatoi, le rivolgeva, dall’esterno del cancello (chiuso con lucchetto) che conduce agli spogliatoi stessi, a voce alta, ripetute espressioni gravemente ingiuriose, minacciose, apologetiche della violenza contro gli arbitri e riferentesi a presunti atti corruttivi della squadra avversaria, nei confronti del direttore di gara medesimo”.

JUST DU DIT
Incredibile quanto accaduto nella Liga durante Rayo Vallecano – Siviglia. Il calciatore ex Milan Lucas Ocampos stava per battere una rimessa laterale: un ragazzino del pubblico locale ha ben pensato a quel punto di importunare l’argentino piazzandogli un dito tra le natiche. Forti le proteste del Siviglia e anche del calciatore argentino che ha spiegato di non aver reagito per dare l’esempio, essendo anche un padre di famiglia. Ha perfettamente ragione: alcuni tifosi non dovrebbero mai entrare negli stadi, sono davvero un…fastidio.

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