Momenti di tensione nella Commissione straordinaria dei diritti umani, dove ieri due rappresentanti di Amnesty International, Tina Marinari e Francesca Loffari, hanno tenuto un’audizione sulle violenze sessuali in Iran.
La senatrice del Pd, Susanna Camusso, nel suo intervento, ha evidenziato come lo stupro fosse uno strumento di repressione in tutti i territori afflitti dalla guerra: “Ci avete raccontato il rapporto sull’Iran e conosciamo bene gli effetti che hanno avuto gli attentati di Hamas il 7 ottobre da questo punto di vista. Ma lo vediamo anche in tante altre situazioni, compreso quello che succede in Palestina tutti i giorni: lo stupro è codificato ormai come una regolare arma di guerra ed è stata utilizzato in tutti i contesti di guerra e in tutti i contesti di repressione. Ed è esattamente coerente con un modello patriarcale”.

Apriti cielo: Giulio Terzi, senatore di Fratelli d’Italia ed ex ministro degli Esteri del governo Monti, quando ha preso la parola, ha espresso tutto il suo dissenso nei confronti dell’ex segretaria generale della Cgil, “rea” di aver mosso implicite accuse a Israele.
“C’è una cosa che mi ha molto colpito – ha esordito Terzi – e non era una sfumatura ma un pensiero di fondo della senatrice. A un certo punto Camusso ha detto che gli stupri avvengono in Iran e in Palestina. Sicuramente avvengono in Palestina, a opera dei proxies iraniani soprattutto di Hamas. Se con Palestina ci riferiamo anche a Israele, va bene, è un modo di definire Israele geograficamente, cioè parte della Palestina, dove c’è lo Stato di Israele”.

Alzando vistosamente il tono della voce, il meloniano ha aggiunto: “Visto che parliamo in un’Aula con una certa pubblicità, non vorrei che ci fosse la sensazione che, quando si dice che aggressore e aggredito sono uguali, si insinui che le forze israeliane, che hanno reagito all’attacco genocidiario del 7 ottobre, anche agendo in Palestina, e guarda un po’ anche a Gaza, seguano una strategia di stupro di massa delle donne e di orrori, come quelli che vediamo in Iran e che abbiamo visto il 7 ottobre. Vorrei essere confortato dalla senatrice Camusso che non di questo parlava o che non credeva a questo”.

A Susanna Camusso, purtroppo, non è stato consentito di confortare Terzi, ma il senatore del Pd Filippo Sensi è intervenuto per riportare il dibattito al sua tema originario: “Non mi pare che sia questo il luogo per il ‘suocera-nuora’ interno nostro e ancora di più per una richiesta di chiarimenti. La senatrice Camusso ha detto quello che ha detto ed è agli atti. Non credo che sia questo il luogo per innestare un altro dibattito che non ha nulla a che vedere con questa audizione”.

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