Pasquale Tridico sarà candidato dal Movimento 5 stelle alle elezioni Europee. Lo ha annunciato lo stesso ex presidente dell’Inps in un’intervista a Repubblica: “Sì, ho accettato la proposta di Conte, sarò capolista nel collegio del Sud. Sono contento ed emozionato. È il mio battesimo politico”, spiega l’economista, considerato il padre del reddito di cittadinanza.

Professore di Politica economica all’università di Roma Tre, Tridico era stato indicato come ministro del Lavoro da Luigi Di Maio prima delle elezioni politiche del 2018. Poi il primo governo guidato da Giuseppe Conte lo ha designato alla guida dell’Inps. Tridico, però, non si è mai iscritto al Movimento 5 stelle e non intende farlo neanche adesso: “Intanto mi candido come indipendente, e ho accettato di guidare la scuola di formazione politica del Movimento, poi si vedrà”, precisa l’economista. Il collegio del Sud è considerata una storica roccaforte del Movimento.

Nella sua intervista Tridico si esprime anche in merito all’alleanza Pd e M5S che possa essere un’alternativa al centrodestra. “Lo dico sinceramente, io sono sicuro che questa possibilità ci sia. I temi convergenti sono tanti, soprattutto sull’economia. Del resto mi sembra che in Sardegna si sia raggiunto l’accordo, così come in Umbria”. L’ex presidente dell’Inps sottolinea, però, che”l’importante è lasciare stare il passato, con tutte le sue differenze. Se parliamo della prospettiva futura si troveranno molto più convergenze e spianeremo la strada per creare un fronte comune contro questa destra”. Quanto alla politica estera, Tridico afferma: “La convergenza possibile la dobbiamo cercare all’interno delle politiche dell’Unione europea, dove M5S e Pd stanno quasi sempre dalla stessa parte, senza dimenticare che il M5S votò la Commissione di Ursula von der Leyen

Secondo Tridico i punti in comune in agenda sono da trovare sui temi economici: “Crediamo tutti che la crescita sia legata alla lotta alle diseguaglianze. L’obiettivo principale di una classe politica progressista deve essere proprio quello di riattivare la crescita riducendo le diseguaglianze – prosegue -. E su questo penso che Pd e Cinque Stelle abbiano tutte le carte in regola per marciare nella stessa direzione“.

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