Gli esperti notano un lieve miglioramento rispetto alla settimana scorsa ma, anche a causa dell’anticiclone che non ne permette la circolazione, l’aria in Lombardia (e a Milano soprattutto) rimane pessima e irrespirabile. L’incidenza delle misure antinquinamento promosse dalla Regione Lombardia lo scorso 30 gennaio, dopo che i livelli di pm10 avevano superato la soglia massima per il sesto giorno consecutivo è stata modesta. I livelli di inquinamento e la qualità pessima dell’aria sono preoccupanti, tanto che la classifica quotidiana stilata da IQAir, il 2 febbraio vedeva la città di Milano al nono posto tra le metropoli più inquinate al mondo.

Carlo Monguzzi, consigliere comunale di Europa Verde, pone l’accento sulla situazione di “estrema pericolosità per la salute delle persone” dopo undici giorni di superamento della soglia di allarme dello smog. Poi esorta i cittadini a “non fare attività fisiche all’aperto, evitare se possibile incroci e strade trafficate, se possibile fare percorsi che includano i parchi, e chi ne avesse la possibilità vada al mare o in montagna questo week end. Soprattutto per i più fragili, anziani e bimbi piccoli”. Da quanto emerge dai dati dell’Arpa, il particolato inquinante pm2,5 è stato attorno alla soglia dei 50 microgrammi per metro cubo, mentre il pm10, più grande, ha superato i 100 microgrammi per metro cubo.

Alcune notizie confortanti arrivano dalle previsioni meteo, il meteorologo Edoardo Ferrara conferma che a partire da giovedì 8 febbraio le giornate stabili, sia nuvolose che soleggiate lasceranno spazio a nebbie e nubi basse; le temperature saranno comunque sopra la media. Grandi cambiamenti invece si avranno nel fine settimana del 9-10 febbraio, quando “le perturbazioni atlantiche dovrebbero riuscire finalmente a smantellare l’anticiclone anche sul Mediterraneo” e quindi si assisterà “al ritorno di piogge più organizzate in primis al Nord e lungo il versante tirrenico, mentre sulle Alpi dovrebbe tornare a nevicare in genere a partire dalle quote medie”. Un grande ruolo è esercitato dal “rinforzo del vento e finalmente una pulizia dell’aria”, torneranno anche le basse e invernali temperature, a partire dal Nord Italia, grazie alle correnti più fredde settentrionali.

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