Milano oggi, venerdì 2 febbraio, è stata la nona grande città peggiore al mondo per qualità dell’aria, scendendo al decimo posto nel tardo pomeriggio. Dato che emerge dalla classifica quotidiana stilata da IQAir, un’azienda tecnologica svizzera che periodicamente pubblica report sulla salubrità di ciò che respiriamo in tutto il globo sulla base di dati raccolti da un numero imprecisato di sensori e centraline. La classifica si basa sull’indice AQI (Air Quality Index) che si concentra sulla misurazione di particolato Pm10, quello Pm 2,5, monossido di carbonio, ozono, biossido di azoto e biossido di zolfo.

Nella graduatoria elaborata con questi dati, nella prima parte della giornata Milano è stata nona, circondata da grandi città dell’Oriente. Quella messa peggio è Ulaanbaatar, in Mongolia, seguita da Dhaka, in Bangladesh, Delhi in India, Lahore in Pakistan, Accra in Ghana, Kolkata in India, Shenyang e Pechino in Cina. Dietro Milano, al decimo posto, c’è Phnom Penh, capitale della Cambogia. Tanto per avere un’idea Città del Messico è ventesima, New York 32esima, Roma 34esima. A parte Krasnoyarsk in Russia che è 11esima, le prime città europee (Zagabria e Sofia) sono oltre la quarantesima posizione.

Nella mappa interattiva dell’Europa, sempre sul sito di IQAir, è molto evidente la colorazione rossa intensa (che rappresentano la qualità dell’aria non salutare) dell’intera Pianura padana. E quali sono per contro le città più pulite secondo la classifica di IQAir? Otto posti sui primi 10 sono occupati da grandi città nordamericane. Nell’ordine San Francisco, Salt Lake City, Portland e Seattle negli Usa, poi Vancouver e Toronto in Canada, la statunitense Los Angeles seguita da Riyadh in Arabia Saudita. Chiudono la top ten Detroit e la giapponese Nagoya.

Non è la prima volta che Milano risulta, nella monitoraggio di IQAir, tre le metropoli più inquinate del mondo. Nel marzo del 2023 per diversi giorni ha occupato le prime posizioni: ad esempio il 21 marzo dello scorso anno risultava la terza città al mondo con maggior inquinamento dell’aria. In qui giorni lo stesso primo cittadino di Milano era intervenuto sull’argomento definendo “fake news” le notizie che riportavano quei dati. Per Beppe Sala, infatti, la classifica di IQAir “non è tenuta al rispetto del dato scientifico come sarebbe tenuta a fare un’organizzazione inter governativa. Per questo – aggiungeva il sindaco – i dati diffusi non sono rilevanti quanto quelli diffusi da autorità indipendenti ed enti terzi tecnici”. “Non sto sostenendo che l’aria a Milano non sia altamente contaminata da polveri sottili, anzi – ha affermava Sala in un video sulle sue pagine social -, altrimenti perché mi dovrei battere come sto facendo per ridurre il traffico attuando misure che possono essere, e lo sono, estremamente divisive? Il punto è però che la rappresentazione della realtà sia affidata a dati scientificamente testati e non a dati non verificati“, concludeva.

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