Sono almeno tre le persone che hanno toccato la pistola di Emanuele Pozzolo, la notte di capodanno. L’informazione è contenuta nella relazione finale del Ris di Parma sull’arma, che è arrivata in Procura a Biella. Secondo quanto si apprende nessuno dei tre profili di Dna emerge rispetto all’altro: uno appartiene a Pozzolo, proprietario della pistola, un altro è di Pablito Morello, caposcorta del sottosegretario Andrea Delmastro, che aveva messo in sicurezza l’arma dopo il ferimento di suo genero, Luca Campana. Non si sa invece a chi appartiene il terzo Dna presente sull’arma. La Procura di Biella, a questo punto, dovrà decidere se effettuare il prelievo del dna di tutti i presenti al veglione dove è avvenuto il fatto.

Come è noto i fatti risalgono alla notte di San Silvestro, quando dalla North American arms LR22 di Pozzolo era partico il colpo che ha ferito Campana. L’incidente è avvenuto a Rosazza, comune piemontese, alla fine di una festa di capodanno alla quale partecipava Delmastro, che però non ha assistito all’incidente. Sulla vicenda indaga la procura di Biella, che ha iscritto nel registro degli indagati Pozzolo per porto abusivo di armi.

Solo ieri Pozzolo è tornato alla Camera dei deputati. Sospeso da Fratelli d’Italia, il parlamentare è stato audito dai probiviri del partito guidato da Giorgia Meloni. Pozzolo è risultato positivo allo stub, l’esame ha rilevato “tracce significative di residui di polvere da sparo” nonostante fosse stato eseguito circa sei ore dopo i fatti, avvenuti la notte di San Silvestro all’1.30.

Nelle ore successive all’incidente il deputato aveva dichiarato di voler raccontare tutto ai magistrati. Poi, però, si è poi avvalso della facoltà di non rispondere davanti ai pm. L’avvocato Andrea Corsaro, che è anche sindaco di Vercelli, aveva motivato questa scelta sostenendo che sui giornali erano apparse le deposizioni dei partecipanti alla festa di cui però la difesa non disponeva.

Secondo i pm quando è partito il colpo nessun altro stava maneggiando la pistola. Agli atti ci sono le testimonianze dirette del ferito, Luca Campana, che nella sua querela ha fatto il nome del deputato, e di suo suocero, Pablito Morello. Nelle scorse settimane, intanto, il prefetto di Biella ha revocato il porto d’armi a Pozzolo.
Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Padova, conferita laurea alla memoria a Giulia Cecchettin. La sorella: “Non scordiamo ciò che ti hanno tolto perché non succeda ad altre”

next
Articolo Successivo

Città 30, presidio davanti al ministero delle Infrastrutture: “Stop alla vergognosa strage quotidiana sulle nostre strade”

next