Dopo le polemiche, la guerra dichiarata dal ministro Matteo Salvini (con tanto di direttiva per restringerne l’utilizzo) e le repliche del sindaco Matteo Lepore, il Comune di Bologna presenta i primi dati della Città a 30 chilometri orari. Nelle prime due settimane dall’introduzione della riduzione del limite di velocità, gli incidenti sulle strade urbane sono calati del 21%.

Una statistica, al momento “limitata” perché relativa a un breve periodo temporale, che presenta però i numeri del primo impatto di Città 30 sulla sicurezza stradale a Bologna: “Meno incidenti e meno gravi”, si legge nella nota del Comune. Rispetto allo stesso periodo del 2023 si sono registrati 25 incidenti in meno, 14 incidenti in meno con feriti e un mortale in meno (nessuno nel 2024 mentre nel 2023 si era registrato un morto). E calano del 27,3% i pedoni coinvolti in incidenti. Un trend che avvalora le tesi e le statistiche delle associazioni che a gran voce da anni chiedono l’introduzione delle Città a 30 all’ora.

Il periodo preso in considerazione è quello che va da lunedì 15 a domenica 28 gennaio: nelle prime due settimane di Città 30 sulle strade urbane di Bologna si sono verificati in totale 94 incidenti, di cui 63 con feriti e 31 senza feriti e nessun incidente mortale. I pedoni coinvolti in incidenti sono stati 16. Da lunedì 16 a domenica 29 gennaio 2023, invece, gli incidenti erano stati 119, di cui 77 con feriti, 41 senza, un mortale e 22 pedoni coinvolti. Come spiega il Comune, in termini percentuali si tratta quindi di “-21% di incidenti totali, –18,2% di incidenti con feriti, -24,4% di incidenti senza feriti e un morto in meno. Da sottolineare inoltre il dato del calo di pedoni coinvolti in incidenti, che è del 27,3%“.

Oltre a questi dati viene anche messo in evidenza il “trend in diminuzione” di incidenti e feriti, “che va in controtendenza rispetto agli anni passati”: già nel 2022, infatti, la città di Bologna aveva registrato il picco di incidenti totali e di feriti dell’ultimo decennio, tornando di fatto ai livelli del 2011. I dati definitivi del 2023, invece, non sono ancora noti. “Si tratta di un primo trend che riteniamo positivo anche se siamo consapevoli che i dati statisticamente più consolidati li avremo dopo un periodo più lungo, di circa 6 mesi”, commenta l’assessora alla Nuova mobilità del Comune di Bologna, Valentina Orioli. “Sono tendenze analoghe – sottolinea – a quelle delle città europee che abbiamo spesso citato negli scorsi mesi, che con i 30 all’ora hanno ottenuto meno incidenti, meno gravi e con meno pedoni investiti”.

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