Adesso c’è chi guarda anche oltre la finale dello Slam. C’è chi già vuole capire quando arriva il “bottino grosso”. Insomma, Jannik Sinner può diventare il numero 1 del mondo? E soprattutto quando? La crescita del campione altoatesino e i risultati degli ultimi mesi lo consacrano come il miglior tennista del momento, o giù di lì. Sicuramente non il quarto come recita la classifica Atp ma sul podio, almeno. Lo raccontano le tre vittorie contro Novak Djokovic negli ultimi quattro faccia a faccia. Oltre a tutti i Top 10 sconfitti nell’ultimo appuntamento che li ha visti opporsi al tennista azzurro, tranne Zverev.

Eppure il cammino verso il comando del ranking mondiale è ancora lungo. Questione di diversi molti, a patto che Sinner continui a inanellare ottimi risultati. Una questione di funzionamento del calcolo dei punti, che avevamo spiegato qui. Tanto per capirci: se anche batterà Daniil Medvedev nella finale di domenica, la volpe rossa delle Alpi resterà il numero 4 al mondo. Sinner si presenta all’appuntamento finale degli Australian Open a 6.490 punti ma è già certo che diventeranno 7.610 da lunedì grazie alla vittoria di venerdì notte. Djokovic resta lontanissimo, a 9.855.

Se anche portasse a casa il torneo, Jannik salirebbe a 8.310 nella nuova classifica. Non basteranno neanche per raggiungere Medvedev che con la qualificazione in finale è già certo di aver raggiunto quota 8.765. E potrebbe insidiare Carlos Alcaraz, ora al n. 2, con 9.255. In caso di vittoria contro Sinner, infatti, il russo salirà a 9.465. Allo stesso tempo, però, l’altoatesino consolida la sua quarta posizione con Andrej Rublev, uscito ai quarti proprio per sua mano, che passerà da 5.010 a 5.050.

E il primo posto, dunque? Molto si capirà solo quando inizierà la stagione sulla terra rossa, dove Sinner sembra avere tutte le potenzialità per migliorare i quarti di finale dello scorso anno al Roland Garros e raggiungere poi la semifinale sul verde di Wimbledon, andando a “saldo zero”. I corposi punti assegnati dagli Slam (2.000 al vincitore) finiscono spesso per disegnare la classifica a fine anno. Per dire: Djokovic lunedì passerà da 11.055 a 9.855 a causa dell’uscita in semifinale perché si ritroverà a “scartare” i punti portati in cascina la scorsa stagione quando vinse a Melbourne. Se non dovesse trionfare a Parigi e sull’erba inglese, l’attacco dei tre che scalpitano alle sue spalle potrebbe concretizzarsi. E Sinner è in corsa.

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