Novak Djokovic non si nasconde dopo la sconfitta con Jannik Sinner in semifinale all’Australian Open. Un 3-1 “cucinato” perfettamente dall’altoatesino che ha battuto per la terza volta in pochi mesi il numero uno al mondo, questa volta in uno Slam, il “suo” Slam, dove non perdeva da 2.195 giorni. “Prima di tutto congratulazioni a Sinner per aver giocato un grande match e un grande torneo fin qui. È meritatamente in finale. Oggi mi ha cancellato dal campo”, ha esordito il serbo dopo il match. “Invece per quanto mi riguarda sono scioccato dal mio livello di gioco. Nei primi due set non ho praticamente fatto nulla – ha aggiunto – È uno dei peggiori match a livello Slam che ho giocato. Non è una bella sensazione, ma complimenti a Jannik per aver fatto tutto meglio di me”.

Djokovic ha confidato di averci “provato” e di aver “lottato” durante tutto il confronto: “Nel terzo set ho fatto salire il mio livello, salvando un match-point e giocando un buon tie-break. Ma nel quarto di nuovo ho giocato un pessimo game perdendo il servizio dal 40-0, giocando anche controvento. Sicuramente la mia prestazione non è stata un granché. In quei momenti pensi solo a ritrovare serenità, ma allo stesso tempo bisogna aumentare il livello di gioco. Ci ho provato e il pubblico è stato fantastico. Sono stati corretti verso entrambi i giocatori. Abbiamo avuto molto supporto sia io che Jannik”.

Futuro? “Ho ancora grandi speranze per gli altri Slam, l’Olimpiade e ogni altro torneo che giocherò. È solo l’inizio della stagione. Di sicuro il feeling che ho adesso non è qualcosa a cui sono abituato. Quasi sempre ho iniziato la stagione con un trionfo nello Slam e non ho mai perso in semifinale o in finale all’Australian Open”, ha sottolineato. Quindi l’inizio del 2024, ha detto ancora, è “un po’ differente dal solito, ma così è. Non so, sicuramente questo torneo non è stato all’altezza del mio standard, ma non vuol necessariamente dire che è l’inizio della fine, come piace dire ad alcuni. Vediamo cosa succede nel resto della stagione”.

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