Ci risiamo. La lezione di Parigi Bercy non è servita a nulla: agli Australian Open, primo torneo dello Slam della stagione, Jannik Sinner e Andrej Rublev scenderanno in campo non prima delle ore 22.30 (le 12.30 in Italia). Una follia per un match di 3 set su 5, che rischia di finire a notte fonda. Un disastro dal punto di vista organizzativo, che peraltro si poteva tranquillamente evitare: il programma sulla Rod Laver Arena, il campo principale di Melbourne, prevedeva due quarti maschili (l’altro era Djokovic-Fritz) e due quarti femminili. Ma come primo match è stato inserito il doppio tra le “leggende” del passato: un match di esibizione, che ha fatto slittare tutto il programma di circa un’ora. Poi è bastato un imprevisto – la sfida tra Coco Gauff e Marta Kostyuk è durata oltre tre ore – per portare al disastro.

Una follia, appunto. Soprattutto perché dopo il caso dello scorso novembre, che aveva visto protagonista proprio Sinner, era stato promesso un cambio di rotta. Al Masters 1000 di Parigi Bercy l’azzurro aveva chiuso il suo match con McDonald alle 2:37 e per questo motivo non era nemmeno sceso in campo il giorno dopo contro De Minaur. Dopo le polemiche che ne scaturirono, è stata varata la stretta: le sessioni serali non devono iniziare mai dopo le 19:30 e l’ultimo match non può iniziare dopo le 23, mentre se non è cominciato prima delle 22:30 può essere spostato su un altro campo. Queste sono le novità di regolamento principali, oltre ad altri paletti per cercare di non intasare il programma.

L’Australian Open ha violato una di queste regole, perché la sessione serale con il match tra Aryna Sabalenka e Barbora Krejcikova è cominciata poco prima delle ore 21 locali. Gli organizzatori, forse fatto ancor più grave, hanno chiesto alle due giocatrici di spostarsi sulla Margaret Court Arena, in modo da accelerare i tempi e far giocare subito Sinner e Rublev sulla Rod Laver Arena. Una richiesta che svilisce il torneo femminile e che è peraltro contro il regolamento, perché la partita da spostare sarebbe stata semmai quella del tabellone maschile.

Sinner e Rublev dovevano scendere in campo intorno alle 11 italiane, le ore 21 a Melbourne. Invece sono costretti a giocare in piena notte. Festeggia soprattutto Novak Djokovic, vincitore in 4 set contro lo statunitense Taylor Fritz, che avrà una notte in più per riposare rispetto al suo sfidante in semifinale. La fortuna, per gli Australian Open e soprattutto per i due giocatori, è che le semifinali maschili sono in programma solamente venerdì 26 gennaio, quindi ci saranno due giorni di tempo per recuperare le energie.

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