Sarà Andrey Rublev l’avversario di Jannik Sinner nei quarti di finale dell’Australian Open. Il tennista russo, numero 5 al mondo, ha eliminato l’idolo di casa Alex De Minaur dopo una battaglia durata 5 set (6-4, 6-7, 6-7, 6-3, 6-0). Ventisei anni, nato a Mosca, ha conquistato 15 titoli in carriera, compreso il Master 1000 di Montecarlo nel corso del 2023. Prima di farsi strada nello Slam che apre la stagione dei grandi tornei, Rublev ha vinto a Hong Kong facendo salire i suoi guadagni da professionista a 21,65 milioni di dollari.

La scorsa stagione Sinner e Rublev si sono scontrati due volte. In semifinale a Vienna, dove l’altoatesino si era imposto 7-5 7-6, e negli ottavi a Miami. Anche in Florida, il tennista italiano era uscito vincitore in due set (6-2 6-4). In totale i successi di Sinner sono stati quattro su sei faccia a faccia. Gli unici hurrà di Rublev sono arrivati a causa del ritiro dell’azzurro, nel 2022 agli ottavi del Roland Garros e nel 2020 a Vienna.

Con non poca ironia (e forse un po’ di scaramanzia) il russo ha infatti commentato così il suo prossimo avversario dopo la vittoria su De Minaur: “Jannik è un altro giocatore che ha avuto una stagione irreale l’anno scorso e risultati già sorprendenti quest’anno. Mi ha battuto l’ultima volta quindi non so cosa dire: sembra che io sia nei guai”. Dopo aver battuto Karen Khachanov, Sinner si era invece concentrato in grandi complimenti al pubblico australiano, scherzando sulla possibilità di incontrare l’idolo di casa De Minaur ai quarti: “In quel caso non sarà un ambiente tutto per me…”, aveva ironizzato. È andata diversamente.

E ora Sinner è pronto a giocarsi le sue carte contro il russo. Chi vincerà la sfida dovrà poi affrontare uno tra Nole Djokovic e Taylor Fritz, che si ritroveranno nell’altro quarto di finale della parte sinistra del tabellone degli Australian Open. Sinner arriva ai quarti senza aver perso nemmeno un set: agli olandesi Botic van de Zandschulp e Jesper de Jong, alla testa di serie n. 26 Sebastian Baez e a Khachanov ha lasciato un totale di appena 34 game.

Diverso il cammino di Rublev: ha dovuto affrontare un esordio complicato contro il brasiliano Thiago Seyboth Wild, superato in 5 set, quindi ha sconfitto Christopher Eubanks e Sebastian Korda in tre set, prima di giocare la bellezza di 4 ore e 14 minuti contro De Minaur. Totale trascorso in campo? Undici ore e 40 minuti. Sinner invece arriva ai quarti con 8 ore di gioco alle spalle. Praticamente una partita, peraltro combattuta, in meno. Martedì tutto questo potrebbe contare.

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