Il governo italiano sta pianificando di vendere fino al 4% di Eni dopo che la compagnia petrolifera avrà completato il piano di buy back, in scadenza ad aprile. Obiettivo, incassare circa 2 miliardi di euro da utilizzare per la riduzione del debito. L’indiscrezione è stata rivelata da Bloomberg che cita fonti vicine alla vicenda. Il management del gruppo dell’oil&gas partecipato da Cdp e dal Mef (con poco più del 32%) ha annunciato in una delle ultime conference call di voler anticipare la chiusura dell’acquisto di azioni proprie rispetto alla scadenza di aprile 2024.

Il ministero dell’Economia e delle Finanze non ha voluto commentare, ma nell’ultima Nota di aggiornamento al Def sono previste come obiettivo pluriennale privatizzazioni per circa l’1% del Pil, ovvero una ventina di miliardi. Al World Economic Forum di Davos, il ministro Giancarlo Giorgetti ha spiegato di aver parlato della vendita di alcune partecipazioni con fondi esteri. L’esponente leghista ha avuto incontri bilaterali con il numero uno di JP Morgan Jamie Dimon, l’amministratore delegato di Bridgewater Ray Dalio e il numero uno di Bank of America Brian Moynihan.

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