Il pm di Firenze Luca Turco ha chiesto la condanna a 5 anni per Tiziano Renzi e Laura Bovoli, e 10 mesi per Matilde Renzi, rispettivamente genitori e sorella del leader di Italia Viva, senatore Matteo Renzi, nella requisitoria al processo per bancarotta fraudolenta e fatturazioni false al tribunale di Firenze. La procura ha anche chiesto condanne comprese tra 1 anno e 4 anni 8 mesi per altri sette imputati. Chiesta una sola assoluzione. Il processo riguarda i fallimenti di cooperative di servizi di volantinaggio e servizi pubblicitari Delivery Service Italia, Europe Service e Marmodiv. Con i genitori di Renzi sono imputati altri 13 soggetti tra amministratori, membri dei cda delle medesime cooperative e imprenditori.

Cuore del processo la gestione di cooperative di servizi dedite in particolare al volantinaggio e alla distribuzione di materiale pubblicitario. Secondo le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza, Renzi senior e la moglie sarebbero stati amministratori di fatto delle cooperative, tramite persone di fiducia o comunque condizionando le decisioni prese all’interno delle stesse società. Per i reati loro contestati nel febbraio 2019 Renzi senior e la moglie erano finiti agli arresti domiciliari: la misura venne poi revocata dal Tribunale del Riesame dopo 18 giorni.

L’indagine era partita dalla Delivery Service Italia, cooperativa dichiarata fallita a giugno 2015 e di cui Renzi senior e la moglie erano, secondo le accuse della procura, amministratori di fatto fino a giugno 2010. In questo caso secondo gli inquirenti i due coniugi, insieme ad altre persone – tra cui Roberto “Billy” Bargilli, l’autista del camper di Renzi per le primarie per la segreteria del Pd del 2012 e in passato nel cda della cooperativa – avrebbero cagionato “il fallimento della società per effetto di operazione dolosa consistita nell’aver omesso sistematicamente di versare gli oneri previdenziali e le imposte, o comunque, aggravando il dissesto”.

Per quanto riguarda la Europe Service, fallita ad aprile 2018, invece i coniugi Renzi – considerati dalla Procura “amministratori di fatto fino a dicembre 2012″ – sono accusati con altri di aver sottratto “con lo scopo di procurarsi un ingiusto profitto e di recare pregiudizio ai creditori, i libri e le altre scritture contabili”. C’è poi il caso della Marmodiv, cooperativa fallita con sentenza del Tribunale di Firenze il 20 marzo 2019. La bancarotta fraudolenta in questo caso viene contestata oltre che a Tiziano Renzi e Laura Bovoli, anche a Giuseppe Mincuzzi “presidente del cda fino al marzo 2018” e a Daniele Goglio “amministratore di fatto fino a marzo 2018” della ‘Marmodiv’. Il 7 luglio scorso Tiziano Renzi e Laura Bovoli erano stati assolti dalla Cassazione nell’ambito di un altro processo per false fatture.

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