Scontro rovente a Coffee Break (La7) tra Francesca Albanese, relatrice speciale dell’Onu sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati dal 1967, e il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi.
Il deputato difende il diritto all’autodifesa di Israele, rigettando la definizione di ‘genocidio’ in atto sui palestinesi e accusa non troppo implicitamente l’Onu di scarsa vigilanza sugli aiuti umanitari a Gaza: “Mi piacerebbe capire se in tutti gli anni precedenti, l’Onu ha osservato come venivano utilizzati da Hamas e dai terroristi questi fondi. Ricordo che sotto gli ospedali bombardati ci sono le basi terroristiche. Non giustifico quello che è successo, ma bisogna avere chiaro il giudizio, perché adesso far passare Israele come terrorista è una vergogna“.

Gli fa eco il conduttore Andrea Pancani che chiede ad Albanese quanto ha fatto l’Onu perché in questi anni “di tanti aiuti arrivati a Gaza, questi non si trasformassero nei tunnel e nelle armi di Hamas”.

La giurista risponde: “Ci sono controlli rigorosissimi e c’è un rapporto che viene fatto ogni 6 mesi agli Usa, che fino a qualche anno fa erano il maggiore donatore di Unrwa (Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente, ndr). È assolutamente una fandonia che le Nazioni Unite passino fondi ad Hamas. È molto pericoloso dire certe cose soprattutto in questa situazione delicata. Gli aiuti non sono andati ad Hamas”.

Lupi scuote la testa e Albanese chiede al politico: “Mi porti allora le prove. Qui parliamo di fatti. E le prove non ci sono. Anche le sue affermazioni sulla presenza delle basi di comando sotto gli ospedali sono state smentite dagli stessi giornalisti che hanno seguito l’operazione militare israeliana contro l’ospedale Al-Shifa. I tunnel ci sono sempre stati ma dov’era la base di comando di Hamas in quell’ospedale distrutto? Non c’era“.
E aggiunge: “In realtà, oggi Hamas non sarebbe diventata una minaccia, né sarebbe stata così forte se non ci fossero stati 16 anni di assedio israeliano. Io non ho la pretesa di cambiare il punto di vista di chi è in studio, ma a beneficio della gente che è a casa, per favore, parliamo di fatti provati, altrimenti si fa disinformazione“.

La sua è un’opinione come la mia – replica Lupi, che ribadisce le sue critiche all’Onu e accusa Albanese di ‘nascondere la verità’ – I fatti invece sono drammaticamente sotto gli occhi di tutti. Se vengono a casa sua, le uccidono i figli, le bruciano i bambini, le tagliano la testa, lei come reagisce?”.

“Prima del 7 ottobre – risponde Albanese – ci sono state a Gaza 5 guerre, che hanno fatto migliaia di morti, tra cui 1000 bambini palestinesi. Se la violenza sferzata da Hamas contro gli israeliani il 7 ottobre dovesse giustificare quello che Israele sta facendo, allora questo dovrebbe essere un argomento per sostenere che la reazione di Hamas è stata proporzionata. Chiaramente non è il mio argomento, ma, per favore, smettiamola di far credere alla gente che l’orrore in Palestina sia cominciato il 7 ottobre, perché non è così“.

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