“Io non ho bisogno di conoscere gli atti dei processi, il generale lo sa benissimo. Io sin dal primo momento ho detto che il problema del malfunzionamento della giustizia è il fatto che ci sono alcuni magistrati a piede libero“. Così si è espresso Cuno Tarfusser, sostituto procuratore generale di Milano, intervenuto alla presentazione del libro Ho difeso la Repubblica. Come il processo trattativa non ha cambiato la storia d’Italia (edito da L’Ornitorinco) di Basilio Milio, avvocato di Mario Mori. Oltre all’ex capo del Ros dei carabinieri, martedì 12 dicembre al Palazzo delle Stelline di Milano era presente anche Giuseppe De Donno, già capitano dell’Arma, il giornalista Filippo Facci e il professor Giovanni Fiandaca, collegato da remoto. Tarfusser era tra il pubblico, ma è stato chiamato a fare un saluto. “Mi sento abbastanza inopportuno in questo momento, dopo che avete parlato di storie di mafia di cui non so nulla. Io la Sicilia la conosco solo per esserci andato in ferie quindi non so nulla dei processi“, ha ammesso il magistrato. Poi ha sottolineato di avere rapporti con Mori sin dal 1992: “Avendo conosciuto il glorioso Ros di allora io non ho bisogno di conoscere gli atti dei processi, perché il generale sa benissimo che io sin dal primo momento ho detto che il problema del malfunzionamento della giustizia è che ci sono alcuni magistrati a piede libero. Questa è la prova che la giustizia non funziona”, ha attaccato il sostituto pg di Milano. Parole che hanno provocato l’applauso del pubblico. Come è noto Mori e De Donno sono stati recentemente assolti in via definitiva per il processo sulla cosiddetta Trattativa Stato-mafia, celebrato a Palermo. “Io – ha continuato Tarfusser – non ho mai avuto alcun dubbio che sarebbe finita così, anche quando ero giudice della Corte penale internazionale ci siamo sentiti ogni volta che c’era qualche assoluzione”. Già procuratore di Bolzano e poi giudice della Corte de L’Aja, da sostituto pg di Milano Tarfusser ha recentemente chiesto la revisione per Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati per la strage di Erba.

Video da Radio Radicale

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