di Enza Plotino
Mancano pochi minuti alla mezzanotte, dice Antonio Guterres alla Cop28. Non si è accorto che la mezzanotte del nostro sistema è arrivata da tempo e sta oscurando ogni aspetto della nostra vita. Il fascismo degli anni Duemila, camuffato da destra conservatrice, che sta prendendo il potere in molti Paesi, in Europa e nel mondo, aveva già iniziato ad iniettare in una società culturale e politica disorientata il germe del liberismo individualista, lo sdoganamento del “profitto per il profitto”, l’arricchimento dei ricchi più ricchi, come obiettivo personale e collettivo. Una sorta di programma politico in cui i poveri devono “impegnarsi” strenuamente nell’arricchimento dei ricchi e accontentarsi di vivere ai margini del “benessere”, senza nessuna prospettiva di poterne ricevere benefici.
Naturalmente al grido di “tutto e subito” e chi se ne frega di quello che avverrà ai figli, ai nipoti, a chi verrà dopo.
Il dopo non esiste per questo neofascismo “moderno”. Ora anche il neo premier olandese, Gert Wilders, si prepara a dare il suo contributo all’oscurantismo che si sta abbattendo su tutti noi! I nostri figli ce lo stanno urlando in tutti i modi che loro non potranno resistere nel mondo che stiamo apparecchiando per loro, ma noi li arrestiamo se dipingono i monumenti e li rinchiudiamo se colorano l’acqua (inquinata e avvelenata) dei fiumi e dei mari perché il neofascismo degli anni duemila li vuole silenti, accondiscendenti, ignoranti e soprattutto isolati.
La maggior parte dei giovani è in attesa di posti di lavoro malpagati, senza prospettive di riscatto sociale, ma con l’unico futuro ai margini del sistema. Che sistema? Quello che stanno preparando a Dubai, il Paese dei Signori del petrolio, dove per contrappasso crudele si vuole decidere un futuro “ecologico” e sostenibile e dove il ministro che rappresenta l’Italia, che non è contrario al nucleare e che pensa che i combustibili fossili non siano quel mostro che gli ambientalisti hanno tentato di mettere al bando, va a parlare per tutti noi. Negare che ci sia un problema non elimina il problema ma lo mette sotto il tappeto.
Questo è uno degli aspetti principali della politica neofascista degli anni Duemila che purtroppo agisce su popolazioni che si sono rinchiuse in casa con il lockdown del Covid e non ne sono più uscite. Una popolazione a cui pian piano stanno togliendo tutti i diritti democratici, ma alla quale arrivano, dalla televisione di Stato, messaggi rassicuranti sul bengodi che c’è fuori dalla porta di casa.