Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks rinchiuso da tre anni in un carcere di massima sicurezza in Inghilterra, sarà cittadino onorario anche di Reggio Emilia. Due giorni di iniziative che culminaneranno con la cerimonia ufficiale in Sala del Tricolore il 7 dicembre alle ore 17, alla presenza della moglie di Julian, Stella Moris, e della giornalista Stefania Maurizi, autrice del libro “Il potere segreto” in cui si racconta l’incredibile vicenda umana e professionale del giornalista di origini australiane. Assange è ora rinchiuso nel carcere londinese di Belmarsh, considerato la “Guantanamo” del Regno Unito, perché colpevole di avere pubblicato e inviato alle principali testate del mondo atti riservati che documentano i crimini di guerra commessi in Afghanistan e in Iraq.

“Colpevole di verità”, dice il movimento no profit “Free Assange” che anche in Emilia-Romagna ha piantato solide radici e si batte perché termini la vergognosa persecuzione del giornalista, ancora in attesa di una possibile estradizione negli Stati Uniti. Prima e dopo la cerimonia ufficiale altri momenti di incontro in giro per la città di Reggio Emilia. Una performance di Liberi Edizioni, in collaborazione con Free Assange Napoli (altro capoluogo che gli ha conferito la cittadinanza onoraria) nelle vie del centro; un incontro/dibattito alla sala conferenze dell’Hotel Posta nel tardo pomeriggio. A promuoverlo è l’europarlamentare M5s Sabrina Pignedoli, giornalista da sempre in prima linea a fianco di Assange.

La speranza del movimento Free Assange è che ogni persona, consapevole del valore di concetti come Umanità, Diritto, Giustizia, faccia propria la causa della liberazione di Assange e dello stop alla vergognosa persecuzione di Stato, anzi di Stati, che mette in pericolo la sua vita. Senza dimenticare che in Italia libertà di informazione e diritto di critica sono tutelati dalla Costituzione.

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