Strada dei Parchi riavrà dal 1 gennaio 2024 la concessione delle autostrade laziali ed abruzzesi A24 e A25, a condizione che rinunci a tutti i giudizi pendenti. È ciò che prevede un emendamento dei relatori al decreto anticipi. In considerazione delle rinunce da parte del concessionario, gli vengono riconosciuti 500 milioni di euro (250 nel 2023 e 250 nel 2024). La norma, si legge nella relazione tecnica, consente il superamento del contenzioso tra lo Stato e Strada dei Parchi nel rapporto concessorio delle autostrade A24 e A25. La gestione delle tratte era stata affidata ad Anas dal governo Draghi nell’agosto 2022 dopo la revoca per gravi inadempimenti decisa il 7 luglio.

Era stata la stessa Strada dei Parchi (società di Carlo Toto) a chiedere di cessare anticipatamente il contratto per l’impossibilità di ottenere i fondi necessari ai lavori di messa in sicurezza. Nella richiesta la società quantificava però in 2,4 miliardi l’indennizzo richiesto allo Stato per la risoluzione anzitempo. Il governo aveva invece fatto leva sul presunto inadempimenti degli obblighi contrattuali per revocare senza indennizzi. Il Tar aveva inizialmente annullato il provvedimento che è stato però poi confermato dal Consiglio di Stato, secondo grado della giustizia amministrativa. Lo scorso giugno il tribunale di Teramo ha assolto “perché il fatto non sussiste” , i vertici di Strada dei Parchi dall’accusa di non avere effettuato “adeguate manutenzioni” su ponti e viadotti di A24 e A25.

E,

L’emendamento presentato oggi prevede l’azzeramento di ogni controversia tra lo Stato e la società del gruppo dell’industriale abruzzese Toto alla quale viene riconosciuto, oltre all’ indennizzo di 500 milioni di euro, la compensazione dei debiti nei confronti di Anas in cambio della rinuncia all’ulteriore risarcimento. Il provvedimento, in discussione al Senato e da convertire in legge entro il prossimo 18 dicembre, è destinato a determinare una svolta in una vicenda caratterizzata da oltre cento controversie legali tra le parti. Con il ritorno in sella Sdp tornerebbe in bonis visto che il 14 e 15 dicembre prossimi l’assemblea dei creditori approverà il piano per uscire dal concordato al 100% al quale la ex concessionaria aveva dovuto dare ricorso dopo la revoca.

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