L’avvocato Emanuele Compagno, legale nominato d’ufficio per la difesa di Filippo Turetta, e finito al centro delle polemiche per le sue posizioni ritenute misogine, ha rinunciato all’incarico. L’unico difensore di Turetta resta quindi l’avvocato Giovanni Caruso, che era già stato affiancato dalla famiglia a Compagno come secondo legale e che sabato pomeriggio ha visitato il giovane ora detenuto nel carcere di Verona dopo essere stato estradato dalla Germania dove era stato arrestato.

La rinuncia ufficiale al mandato risale a venerdì pomeriggio: il legale ha comunicato alle agenzie di stampa di ritenere concluso il suo lavoro con l’arrivo in Italia di Turetta, e di non voler accettare la nomina a difensore di fiducia, negando però il nesso con le polemiche social esplose nei giorni scorsi.

Il legale era infatti finito al centro di una polemica: oltre ad aver parlato di Turetta come di “Un ragazzo buono, che le voleva bene e le faceva biscotti”, a finire nel mirino dei social erano state le sue posizioni in merito ai “maschicidi” e alle presunte “false accuse da parte di donne ai danni di uomini”. Compagno, tuttavia, ha affermato di aver “annunciato fin dal primo giorno ai familiari la necessità di un difensore di fiducia”. E ha specificato: “Nulla c’entrano le polemiche che qualcuno ha sollevato sul mio conto”.

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