La concorsopoli della Provincia di Benevento presieduta dal mastelliano Nino Lombardi, 5 posti a tempo indeterminato su 12 vinti da sindaci e amministratori locali, scatena una durissima, e per certi versi sorprendente, reazione politica. È quella del gruppo Pd di Benevento che in un comunicato definisce la vicenda descritta da IlFattoquotidiano “una pagina indecorosa della politica locale, che lede l’autorevolezza delle istituzioni e mina ancor più la credibilità di una certa classe dirigente”. E pazienza se tra i cinque vincitori del concorso, per lo più di estrazione mastelliana, c’è anche un sindaco dem, l’architetto Pasquale Pisano, primo cittadino di San Martino Valle Caudina e presidente dell’Asi di Avellino.

Che proprio domani, sabato 18 novembre, indosserà la fascia tricolore per ricevere la visita del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, invitato alla cerimonia d’intitolazione di una via. Pisano ha risposto piuttosto piccato alle domande dell’inviato de L’Aria che Tira, il programma di La7 che stamane ha dedicato qualche minuto alla concorsopoli sannita: “La Provincia di meglio non poteva selezionare – secondo Pisano – gente coi controcoglioni che sa di cosa parla… per fare politica non ho mai pensato ai cazzi miei…”. Almeno lui ha risposto. Altri due vincitori, l’assessore ai Lavori Pubblici di Sant’Agata dei Goti, Valerio Viscusi, e l’assessore all’Urbanistica di Benevento, Molly Chiusolo, si sono negati.

Tornando al gruppo Pd, i tre consiglieri Giuseppe Antonio Ruggiero, Raffaele Bonavita, Raffaele De Longis la toccano piano. Parlano, in termini ironici, di “miracolo”, di “uno schiaffo persino al “senso della misura” e al pudore del limite”. Ce l’hanno, senza citarlo con nome e cognome, con il sindaco di Benevento Clemente Mastella. Perché a loro dire quel “limite” a cui fanno riferimento “era stato già travolto in occasione delle ultime amministrative della città di Benevento allorché, per la prima volta nella storia del Sannio (e non solo), una prestigiosa istituzione, la Provincia di Benevento, al tempo guidata dall’ex presidente Di Maria, si prestò allo scempio di organizzare una lista per concorrere alle elezioni del comune capoluogo. Una cosa sbalorditiva. Lo stesso fece il Consorzio Asi, ente pubblico economico partecipato in via esclusiva da enti pubblici”.

I tre esponenti Pd si riferiscono alla lista Insieme per Benevento, che nel suo simbolo aveva la Rocca dei Rettori, l’edificio che ospita la Provincia di Benevento, e alla lista Meglio Noi, ispirata e sostenuta dal mastelliano presidente dell’Asi di Benevento Luigi Barone, ex stretto collaboratore dell’allora ministra delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo. Due liste che alle elezioni del 2021 hanno appoggiato la candidatura di Mastella insieme a un pezzo di Pd, quello vicino al governatore Vincenzo De Luca, che preferì l’ex ministro di Giustizia al candidato ufficiale del partito, l’avvocato Luigi Diego Perifano. Quindi l’affondo finale dei consiglieri Pd: “Fu messo in scena uno spettacolo indecente che, probabilmente, trova il suo compimento nel «Miracolo» di cui alla lodevole iniziativa del Fatto Quotidiano. Inutile evidenziare quale sia la (in)cultura politica che fa da sfondo a tutto questo. Una (in)cultura che, difronte al suo inesorabile declino, ha fretta di saziare gli ultimi famelici istinti”.

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