“No, non è intenzione del governo modificare la normativa sul diritto allo sciopero. La decisione di precettare è stata assolutamente condivisa” all’interno del governo “sulla base di una indicazione arrivata da un’autorità indipendente. Non è stata una scelta politica”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni parlando dello sciopero di venerdì al termine di una vista alla mostra su Tolkien alla Gnam. Meloni ha sottolineato che la precettazione è stata “una scelta di mediazione tra due diritti che vanno entrambi garantiti”.

Quanto al dibattito parlamentare sulla proposta di legge di ratifica del Mes, “attualmente non mi pare che stia slittando. È all’ordine del giorno, è calendarizzato, vedremo, ma io sul Mes non ho cambiato idea”.

Alla domanda sull’ultima nomina del figlio del presidente del Senato, Geronimo La Russa, all’interno del Cda del Piccolo Teatro di Milano, la premier risponde: “Francamente non conosco la vicenda, quale sia stato il modo in cui è accaduto. Io conosco Geronimo La Russa per essere una persona che ha fatto diverse cose nella sua vita e tendenzialmente non per indicazione del padre”. “Dopodiché – ha aggiunto – io capisco che possa generare polemiche però penso anche che le persone, indipendentemente dal cognome che portano, debbano avere delle possibilità. Altrimenti dovrei considerare che, per esempio, tutti quelli che hanno un cognome affine a un politico e magari lavorano nelle partecipate statali ci siano arrivati su raccomandazione”.

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