Il caso di un bimbo di sei anni, ricoverato lo scorso ottobre in codice rosso in un Pronto soccorso della Campania con ustioni alla gola e allo stomaco, ha spinto il Ministero al ritiro dell’integratore Alka Water. Secondo quanto riferito da Repubblica, il bimbo aveva assunto direttamente per via orale un integratore alimentare, prodotto dalla Vivere Alcalino, che andrebbe invece diluito in litri d’acqua. Tuttavia, secondo il Ministero della Salute, le avvertenze e le indicazioni d’uso della confezione non erano sufficientemente chiare, e così Alka Water è stato ritirato dal commercio grazie al sistema di allerta rapido del Ministero.

L’Asl di Brindisi, sede dell’azienda, e il Nas dei carabinieri di Taranto, ne hanno infatti bloccato il commercio e hanno imposto il richiamo delle confezioni in circolazione in tutta Italia. Secondo quanto riportato da Repubblica, il bimbo ha riscontrato “lesioni all’esofago e allo stomaco” e per questo è stato fatto un “trattamento da caustici corrosivi”. Il risultato delle analisi è stato poi trasferito al Centro Antiveleni di Pavia.

“AlkaWater è utile per elevare il pH dell’acqua potabile e favorisce, e con i suoi minerali […] ed i suoi oligoelementi favorisce il fisiologico equilibrio acido-basico”, così riporta il sito di Vivere Alcalino, azienda produttrice dell’integratore, specializzata in integratori ed attrezzature per facilitare il raggiungimento dell’equilibrio acido-basico e redoxomico corporeo. Ma secondo la Direzione generale per la sicurezza degli alimenti del Ministero, “il prodotto ha un contenuto elevato di idrossido di potassio, tale per cui l’ingestione di 5 gocce, definite come dose consigliata, determina un effetto caustico”.

Il ministero, analizzando la confezione e il bugiardino dell’integratore, ha rilevato la mancanza del pittogramma di pericolo, necessario in questi casi. Inoltre gli integratori alimentari, per definizione, «sono destinati ad essere assunti in piccoli quantitativi unitari». Alka Water, dovendo essere diluito, non rispettava queste caratteristiche. Gli integratori alimentari, infatti, come riporta il sito dell’Efsa, l’autorità europea per la sicurezza alimentare, sono fonti concentrate di nutrienti (cioè minerali e vitamine) o di altre sostanze con effetto nutrizionale o fisiologico, commercializzati sotto forma di “dose (ad es. pillole, compresse, capsule, liquidi a dosi misurate). Non era il caso di Alka Water, e per questo adesso non è più in commercio.

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