“Che idea mi sono fatta della telefonata-burla a Giorgia Meloni? Che i veri comici li abbiamo al governo. Hanno provato a minimizzare quella che è stata una grande falla nel sistema di comunicazioni che riguarda la sicurezza nazionale”. Sono le parole della segretaria del Pd Elly Schlein che, ospite a Dimartedì (La7), si pronuncia anche sul rapporto tra il governo Meloni e l’informazione, citando il caso di Sigfrido Ranucci: “Nella Rai hanno voluto fare un’occupazione militare dell’informazione. Do il pieno sostegno a chi ha fatto una passeggiata questa sera per la libertà d’informazione e per difendere Ranucci e Report, che è un patrimonio dell’informazione pubblica e del giornalismo d’inchiesta in Italia. Guai a toccare quella libertà di stampa. Noi vorremmo anche costruire una riforma del sistema che renda finalmente libera la Rai indipendente e autonoma rispetto alla politica”.

Schlein ha poi un confronto pepato con Massimo Magliaro, ex braccio destro di Giorgio Almirante e oggi presidente della fondazione che porta il nome dello storico leader del Msi, di cui è stato militante. Il giornalista respinge le affermazioni precedenti della segretaria dem sull’inadeguatezza della classe dirigente di Fratelli d’Italia e brandisce l’Unità di Alfredo Romeo e Piero Sansonetti: “Lei ha letto l’Unità di oggi? L’Unità era il giornale-bandiera del popolo comunista. Ebbene, oggi c’è l’articolo del direttore Sansonetti che dice: ‘Cara Schlein, il tempo è scaduto. Vattene a casa perché sei inadeguata‘. Che ne pensa? Lei è adeguata a dirigere un partito di opposizione?”.

Schlein risponde sorridendo: “Lei ha detto bene: l’Unità ‘era’ un giornale di sinistra molto tempo fa. Peccato che sia finita in altro modo. Circa l’inadeguatezza, noi siamo qui da pochi mesi e stiamo ricostruendo un’identità chiara di un partito che aveva perso la fiducia dei suoi elettori. Abbiamo già portato il Pd a essere stabilmente forza di opposizione in questo paese. Sono lavori in corso, non pensavamo di cambiare tutto in pochi mesi. In ogni caso, sono “loro” che devono restituire all’Unità alla sua preziosa storia“.

Il botta e risposta continua per diversi minuti con Magliaro che incalza anche con interruzioni la leader del Pd, finché non si tocca il tema delle primarie dem che hanno portato alla vittoria di Schlein. “Secondo lei, è democrazia – chiede Magliaro – versare un obolo nelle casse di un partito e contribuire a eleggerne il segretario, anche se, come lei, si sta fuori 7 anni da quel partito? Il partito è degli elettori e degli iscritti, non di chi paga l’obolo”.
“Sì, è democrazia – risponde Schlein – Io capisco che a destra non vada di moda la democrazia per la scelta della leadership. Le assicuro che noi siamo molto orgogliosi di essere un partito non personale, né familiare, ma un partito che si apre ai suoi elettori per decidere una linea e una leadership. Incominciate a farlo anche voi, poi prendiamo lezioni“.

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