Televisione

Antonio Ricci racconta il “caso Giambruno”: “I fuorionda li avevo da tempo. Quel giorno avevo preparato un finto copione, neanche Pier Silvio sapeva”

Quanto a Marina Berlusconi, i rapporti - dice - sono inesistenti: “Non l’ho mai sentita al telefono in vita mia e non la vedo da non so quanti anni”

di Francesco Canino

“Per evitare eventuali intercettazioni e rotture di scatole, avevo preparato un finto copione, che poi all’ultimo ho sostituito con quello vero”. L’intervista che tutti aspettavano, quella ad Antonio Ricci, è arrivata ad una settimana dall’esplosione del “caso Giambruno” ed è una ricostruzione che risponde ai retroscena e delinea un quadro per molti versi inediti di ciò che è accaduto. A cominciare dai rapporti con Mediaset, con Pier Silvio e Marina Berlusconi, e da come sono nati i fuorionda sul compagno della premier Giorgia Meloni.

ANTONIO RICCI RACCONTA IL “CASO” GIAMBRUNO

Nella interessante intervista al Corriere della Sera, Antonio Ricci rivela che i fuorionda risalivano a giugno – “la data è facilmente deducibile dall’immagine che si vede dell’incidente di Casal Palocco” – ma di averli “tenuti in frigo” perché Striscia era in vacanza. “Solo a fine settembre li ho visti. Nel mio cuore fanciullo, anche un po’ gitano, mi sono detto: il soggetto potrebbe fornire qualche altra chicca. Quindi ho deciso di aspettare che facesse qualcosa di peggio. Ma da allora non ha fatto più niente, non si è espresso…”, spiega il patron di Striscia. Quando però ha visto l’intervista a Giambruno su Chi, li ha tirati fuori dal cassetto: “Quando mi sono ritrovato questo davanti e ho letto la sua celebrazione mi sono tornati in mente i filmati, ancora freschi come uno yogurt”.

IL FINTO COPIONE E I RAPPORTI CON I FRATELLI BERLUSCONI

Ricci rivela poi un altro passaggio, ossia che tra la messa in onda del primo e del secondo servizio nessuno l’ha contattato. “Ma come potevano? Nessun dirigente Mediaset mi chiama perché hanno paura che li registri. Si buttavano in mezzo alla regia? Chiamavano i Carabinieri?”, precisa. Poi la confessione: “Per evitare eventuali intercettazioni e rotture di scatole, avevo preparato — come altre volte — un finto copione, che poi all’ultimo ho sostituito con quello vero”. Dunque nessuno sapeva, nemmeno Pier Silvio Berlusconi: “Non lo vedo mai, forse una volta all’anno. Adesso ho saputo che vorrebbe chiamarmi, vediamo se succede, lunedì. È sempre molto indaffarato. E non è stato un gioco delle parti, sarebbe infantile e crollerebbe in un secondo. Pier Silvio è come il padre, vuol piacere a tutti”. Quanto a Marina Berlusconi, i rapporti sono inesistenti: “Non l’ho mai sentita al telefono in vita mia e non la vedo da non so quanti anni”. L’unico che ha sentito è il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, che l’ha definito l’“imperatore dei rompicoglioni”: “Io sono democratico, quindi mi stanno sui maroni le figure apicali, me compreso. Essere rompicoglioni è nel mio Dna. Ho apprezzato anche la promozione, prima mi ha definito re, poi imperatore. Ha ragione, io nasco così fin da bambino, con un’inclinazione che ha avuto anche effetti paradossali”.

I NUOVI FUORIONDA DI GIAMBRUNO E IL FAVORE ALLA MELONI

A quanti hanno ipotizzato l’esistenza di nuovi fuorionda, Ricci replica secco che non ce ne sono altri: “Giuro, l’ho detto subito, ma nessuno, anche a Mediaset, ci crede. A questo punto mi farò dei finti Giambruni con il deepfake visto che c’è richiesta di mercato… Tengo soprattutto a sottolineare che non ho fatto niente di illegale: trasmettere i fuorionda non è reato, ho una sentenza del Tribunale Europeo dei diritti dell’uomo che lo sancisce e dice che sono un bravo ragazzo”. Rispetto alla Meloni, che sarebbe furibonda con lui, ribadisce di averle fatto un favore: “Semplificando il cattivo è lui. La vittima stravince sempre. Il suo messaggio dal punto di vista della comunicazione nell’immediato è stato molto efficace. Ma è importante anche la parte mancante: non ha speso neppure una parola per le ragazze coinvolte”. La percentuale di verità nell’intervista? “Il 100 per 100. Per natura io non vengo creduto, quindi posso dire la verità senza che mi succeda niente”.

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