È polemica a Carrara per l’incontro degli studenti delle scuole superiori della città con l’equipaggio di Open Arms, la nave dell’omonima ong spagnola bloccata per la seconda volta nel porto della città toscana. La sindaca di centrosinistra Serena Arrighi ha scelto di ospitare in Municipio l’evento (organizzato dalle associazioni “Casa Betania” e “Zaccagna ieri e oggi”) garantendo la propria presenza. Attirandosi così le critiche di Lega e Fratelli d’Italia, che la accusano di “indottrinare” i ragazzi portandoli a “scuola di illegalità” e di sfruttare le istituzioni per fare opposizione al governo. All’appuntamento, inizialmente previsto per giovedì e poi rinviato per l’allerta meteo, parteciperanno Riccardo Barriuso Leoz, membro dell’equipaggio della nave, e Francesca Loupakis, responsabile Educazione della ong: l’obiettivo è spiegare ai giovani in modo approfondito l’attività delle navi di soccorso, approfittando della presenza di Open Arms, sottoposta a fermo amministrativo da oltre venti giorni per aver violato il decreto Piantedosi (che vieta i salvataggi pubblici in mare).

L’iniziativa, tuttavia, ha innescato reazioni indignate da parte del centrodestra. “La propaganda a favore dell’immigrazione deve rimanere fuori dalle scuole. Spero che la sindaca, come rappresentante di tutti i cittadini di Carrara, valuti con attenzione l’opportunità di non partecipare”, ha dichiarato in un comunicato stampa il deputato toscano della Lega Andrea Barabotti. Sulla stessa linea Fratelli d’Italia: l’onorevole Alessandro Amorese sulla Nazione ha parla di una “scelta di campo pro-immigrazione clandestina dell’amministrazione e delle associazioni che hanno organizzato questo evento”. “Troviamo grave che un certo pensiero sia proposto a giovani che vanno a scuola e che dovrebbero essere educati alla legalità. Questa è invece una scelta poco opportuna sul fronte didattico, culturale e politico in linea con l’iniziativa del Pd della raccolta fondi per la Open Arms. Indirizzare i giovani lungo una sola strada, non solo è scorretto, ma rappresenta il contrario di una corretta formazione libera”, afferma.

Nessun passo indietro, però, da parte della sindaca: contattata dal fattoquotidiano.it, Arrighi ci tiene a far sapere che sarà all’incontro per “dovere istituzionale” e perché crede nel valore della testimonianza.“È Barabotti che usa questi temi per parlare al suo elettorato, non noi. È irrispettoso nei confronti dell’intelligenza dei ragazzi pensare che possano essere oggetto di propaganda. Si tratta di un appuntamento per formare e informare. Il tema della migrazione, che piaccia o meno, è un fenomeno storico che va compreso, e il mondo occidentale troppo concentrato su sè stesso spesso nemmeno conosce la realtà africana”. Mentre sul decreto Piantedosi violato dalla ong afferma: “Non sono d’accordo con il suo contenuto, ma ritengo, da sindaco, che debba essere rispettato. Questo non ci vieta di parlarne”.

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