“Non è il momento giusto”. Con questa motivazione Israele ha respinto la richiesta del presidente ucraino Volodymyr Zelensky di recarsi nel paese per una visita di solidarietà in seguito all’attacco di Hamas. Lo riporta The Times of Israel citando a memoria i media in lingua ebraica. Zelensky ha difeso fortemente Israele dopo l’assalto, affermando che il paese ha il diritto indiscutibile di difendersi. “Il terrorismo è sempre un crimine, non solo contro un Paese o contro vittime specifiche, ma contro l’umanità nel suo insieme”, ha affermato. “Il mondo deve restare unito… affinché il terrorismo non tenti di togliere o distruggere la vita ovunque e in nessun momento”, ha aggiunto il presidente ucraino. Israele ha ripetutamente espresso sostegno a Kiev ma ha smesso di offrire aiuti militari, innescando tensioni diplomatiche. Israele ha esitato a condannare Mosca, che ha una forte presenza militare in Siria. Alcuni osservatori hanno messo in luce come il nuovo scenario di guerra possa mettere a rischio l’entità dei sostegni finanziari per l’Ucraina.

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