Matteo Messina Denaro non temeva di essere scoperto, mentre si muoveva a Campobello di Mazara. L’ex inafferabile, deceduto poche settimane fa a causa di un tumore, è stato ripreso da alcune telecamere, piazzate nel comune in provincia di Trapani, quando era ancora latitante. Ma gli investigatori non lo hanno riconosciuto. A raccontare la notizia è il quotidiano Repubblica, che ha diffuso un frame di quel video: si vede il boss di Castelvetrano mentre esce da una cartoleria, indossando un cappellino e un giaccone.

Quella telecamera della Polizia riprende Messina Denaro nella centralissima via Roma, davanti casa di Laura Bonafede, l’insegnante con cui – secondo i magistrati – l’ex latitante aveva una relazione. I due si incontravano spesso nel centro alle porte di Castelvetrano. Ora quelle immagini, recuperate e consegnate dalla Polizia alla procura di Palermo dopo l’arresto del boss, sono diventate un’altra prova contro Laura Bonafede: il procuratore aggiunto Paolo Guido e i sostituti Gianluca De Leo e Pierangelo Padova hanno depositato alcuni frame al tribunale del riesame, che ha confermato il carcere per la maestra, figlia del capomafia di Campobello.

Nelle immagini si vede Messina Denaro che si allontana da casa della donna dopo oltre un’ora dal suo arrivo, si mette alla guida della sua Giulietta e poi si ferma qualche secondo davanti all’abitazione di Bonafede. Lei non si muove, con lo sguardo segue ancora l’auto che si allontana. Poi rientra in casa. Dopo una latitanza lunga quasi 30 anni, Messina Denaro è stato arrestato dal Ros dei carabinieri il 16 gennaio scorso. In carcere, però, ha trascorso circa 9 mesi: il 25 settembre è deceduto all’ospedale de l’Aquila, ucciso dal tumore al colon che già lo aveva costretto a modificare il suo stile di vita da latitante.

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