Vi mancavano le domeniche bestiali quanto vi manca l’autunno, vero? Ma mentre il secondo tarda ad arrivare illudendo che sia ancora estate, per restare in tema di illusioni noi siamo puntuali quanto un’entrata sulla caviglia di un attaccante lanciato a rete. O meglio, che si illude di essere lanciato a rete. Perché se non si chiudono gli ombrelloni con i giornaloni sportivi sotto non vuol dire che non ci sia altro che vale la pena di essere letto: i nostri amati comunicati dei giudici sportivi in particolare. E se ormai inizia a latitare la cortesia degli animatori c’è sempre quella degli attaccanti in campo…e se ci sono ancora una volta le domeniche bestiali per forza di cose ci sono pure le bestie.

LE BESTIE
Cominciamo proprio da qui, dal lato bestiale delle domeniche inteso proprio in senso etologico. In Messico infatti è stata messa in campo la rappresentazione animata della canzone “Super Santos” di Tony Tammaro, in particolare ai versi che recitano “…Mentre io per te ho rischiato anche la vita, quando un cane è entrato dentro alla partita”. Ed effettivamente dal punto di vista del pallone non deve essere stata piacevole l’invasione di campo di un cane durante Alebrijes – Dorados di Sinaloa, seconda serie messicana. Il cane ha dapprima rubato il pallone al portiere e poi ha dribblato tutti tra gli “olè” del telecronista ormai entusiasta delle capacità di “El Perro”: impossibile fermarlo di forza, è servita la tattica… un nuovo pallone per attirarlo fuori dal campo.

LA SORPRESA
A volte certi provvedimenti disciplinari risultano proprio incomprensibili. Magari non fai nulla di male e ti mostrano il rosso, palese malafede arbitrale: come nel caso di Alessio Pavan dell’Alpignano, Promozione Piemonte, squalificato per cinque giornate perché “in occasione di un fallo commesso ai danni di un giocatore del Lascaris, il Sig. Pavan aggrediva senza alcun motivo un avversario, minacciandolo e mettendogli una mano sul volto, stringendo con forza. A seguito dell’espulsione, reagiva con sorpresa, insultando il direttore di gara e ritardando l’uscita dal terreno di gioco”.

“SO FARE DI MEGLIO”
E sempre dal Piemonte, dalla Prima Categoria però, arriva un’altra prodezza degna di nota nella nuova stagione. E’ il caso di Daniele Arciero del Cigliano Calcio, squalificato per due giornate perché “già ammonito per un fallo appena commesso, rispondeva agli avversari che protestavano per tale condotta minacciandoli di picchiare e ammazzare un giocatore del Torrazza”.

FAIR PLAY
Offendere gli avversari sì, ma sempre con eleganza. Deve essere questa la filosofia di Kevin Joel Lomonaco, giovane difensore del Tigres, squadra di Liga Profesional Argentina. Il gentleman Lomonaco durante una fase di gioco ha chiesto al portiere avversario, Augusto Batalla, se sua madre fosse viva. Alla risposta affermativa dell’estremo difensore “cuervo” Lomonaco si è mostrato contento, proseguendo “Bene, allora la p…ana di tua madre”. Per la cronaca: Batalla non ha gradito nonostante la delicatezza dell’avversario.

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