Dopo le Olimpiadi invernali del 2026, quelle giovanili del 2028. Sembrava praticamente fatta. Invece l’Italia non ha chiuso al momento giusto, a causa dei disastri organizzativi del Comitato organizzatore. E adesso si ritrova una rivale: la Bulgaria è pronta a candidarsi ufficialmente, e potrebbe non essere la sola. Da candidata unica, in attesa solo dell’aggiudicazione, ad una gara incerta con più sfidanti da battere: un altro grande risultato per Milano-Cortina.

Gli Youth Olympics sono una manifestazione giovanile riservata a ragazzi tra i 15 e i 18 anni, che il Comitato internazionale organizza da circa una decina d’anni sulla falsariga delle Olimpiadi dei grandi. Partecipano quasi tutti i Paesi, con oltre un migliaio di atleti. L’ultima edizione si è disputata a febbraio a Gangwon, in Corea del Sud, e ha visto l’Italia vincere il medagliere. Il piano di Milano-Cortina era chiaro: fare il bis nel 2028 , dopo i Giochi dei grandi nel 2026. Il modo migliore per prolungare l’eredità olimpica, sfruttando le opere già realizzate, e magari allargare anche a qualche località esclusa dalla manifestazione più importante (sarebbe stata recuperata ad esempio la pista di pattinaggio di Baselga di Pinè, l’altra opera uscita dal dossier olimpico per i costi eccessivi, che però verrà comunque ristrutturata senza il tetto e quindi tornerà buona per le gare juniores, che hanno standard inferiori). Anche il Cio era ben felice di avere una località così “chic” per un evento che di solito attrae mete meno prestigiose, oltre che in linea con i principi di legacy e sostenibilità a cui tiene tanto. Insomma, l’assegnazione pareva solo una formalità. Non è mai arrivata.

Come già raccontato dal Fatto.it, a ottobre scorso l’aggiudicazione dei Giochi jr. non è stata affrontata come previsto nell’ultima sessione Cio a Mumbai. Dove Italia e Comitato internazionale avevano ben altro di cui discutere: i ritardi imbarazzanti nell’organizzazione, il pasticcio sullo Sliding Center, che alla fine governo e organizzatori hanno deciso di costruire comunque a Cortina, con tempi e costi fuori controllo, nonostante il parere contrario del Cio, che preferiva l’utilizzo di un impianto già esistente all’estero. Altro che bis nel 2028: a Losanna non ne possono più dei disastri italiani e così l’assegnazione dell’edizione juniores è stata messa in stand-by per manifesta incapacità organizzativa. Questo, di fatto, ha riaperto una gara che non c’era. La candidatura bulgara – al centro del dossier la capitale Sofia e il massiccio montuoso Vitosa: il Paese ci riprova con i Giochi jr. dopo i tentativi per le Olimpiadi ’92, ’94 e 2014 – può diventare un’ipotesi concreta. Il Cio aveva già fatto sapere che ci sono stati contatti con più parti. La scelta è attesa entro fine 2024 e a questo punto potrebbe anche non ricadere più sull’Italia. Bisogna aggiungere che l’organizzazione delle Olimpiadi giovanili, più che al Paese (è una manifestazione molto complessa ma con ritorno minimo) serviva proprio a Milano-Cortina, per prolungare di altri due anni il “carrozzone” messo in piedi, e magari strappare qualche milioncino in più dal governo (già si parlava di un contributo extra di 75 milioni). Ma come si dice: chi è causa del suo mal, pianga se stesso.

Twitter: @lVendemiale

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