Salvatore Baiardo deve essere arrestato. Lo ha deciso il tribunale del Riesame di Firenze, sciogliendo la riserva sulla richiesta di arresto presentata dal procuratore aggiunto Luca Tescaroli nel corso dell’udienza del 5 settembre. I giudici hanno ordinato per l’ex favoreggiatore dei fratelli Graviano la misura degli arresti domiciliari, con divieto di contatti con persone diverse dai difensori e dai conviventi. La misura è stata disposta solo per l’ipotesi di reato di calunnia nei confronti del giornalista Massimo Giletti, per la nota vicenda della foto che raffigurerebbe Silvio Berlusconi insieme a Giuseppe Graviano, e del sindaco di Cerasa Giancarlo Ricca, che Baiardo aveva indicato in tv – pur senza farne direttamente il nome – come uno dei riciclatori dei soldi dei boss di Brancaccio. Le cose sostenute da Baiardo, dunque, per il tribunale del Riesame sono tutte false.

I giudici non hanno invece accolto la richiesta di arrestare l’ex gelataio di Omegna per l’accusa di aver favorito Silvio Berlusconi (deceduto nel giugno scorso) e Marcello Dell’Utri, indagati per le stragi del 1993: secondo il tribunale gli elementi raccolti dalla procura non sono sufficienti. Già lo scorso 26 maggio l’ufficio inquirente toscano aveva chiesto la custodia cautelare per Baiardo, ma il gip aveva respinto l’istanza. Ora il Riesame ha accolto la richiesta, disponendo gli arresti domiciliari. La misura non è immediatamente esecutiva: si deve attendere la scadenza del termine per il ricorso in Cassazione e, nel caso venga presentato dalla difesa, la decisione di conferma della Suprema corte.

Siciliano di nascita trapiantato nel nord Italia, l’ex gelataio di Omegna, un paese sul lago d’Orta, è stato condannato nel 1996 per favoreggiamento dei fratelli Giuseppe e Filippo Graviano. Nei primi anni Novanta, infatti, era Baiardo a gestire la latitanza dei boss di Brancaccio nell’Italia settentrionale, proprio mentre Cosa nostra organizzava le stragi. Oggi l’uomo dei Graviano è indagato dalla Direzione distrettuale antimafia di Firenze nell’ambito della nuova inchiesta sui presunti mandanti esterni delle bombe di Milano, Firenze e Roma. Secondo i pm con i suoi comportamenti recenti Baiardo avrebbe aiutato proprio Berlusconi e Dell’Utri a eludere le investigazioni, visto che i due sono nuovamente indagati per concorso nelle stragi del 1993. O meglio: Berlusconi lo era fino alla sua morte, mentre Dell’Utri è ancora sotto inchiesta. In passato sia l’ex premier che il suo storico braccio destro sono sempre stati archiviati per questo tipo di accuse.

La vicenda giudiziaria di Baiardo è legata soprattutto al caso della presunta fotografia – di cui Baiardo aveva parlato al giornalista Massimo Giletti, salvo smentire poi la circostanza davanti ai magistrati – che ritrarrebbe insieme Graviano insieme a Berlusconi e il generale dei carabinieri Francesco Delfino. I legali dell’ex premier, quando era ancora in vita, hanno sempre smentito nettamente i rapporti con Graviano, sostenuti anche dal boss in alcune intercettazioni in carcere nel 2016 e durante alcuni interventi durante il processo Ndrangheta Stragista, nell’aula bunker di Reggio Calabria nel 2020. Le affermazioni di Graviano sui suoi presunti rapporti con Berlusconi non hanno mai trovato alcun riscontro. Per quanto riguarda la foto lo stesso Giletti ha affermato con i pm di non sapere se il giovane da lui intravisto nell’istantanea, ritratto insieme a quello che gli sembrò essere Berlusconi, fosse effettivamente Giuseppe Graviano. Baiardo è indagato per calunnia ai danni dell’ex conduttore di Non è l’arena su La7, visto che lo ha accusato di aver reso false dichiarazioni al pubblico ministero riguardo all’esistenza di questa fantomatica fotografia.

L’ex gelataio di Omegna è divenuto famoso nel novembre del 2022, quando predisse all’arresto di Matteo Messina Denaro durante un’intervista televisiva con lo stesso Giletti. A seguito del verificarsi della sua ‘profezia‘, Giletti lo aveva nuovamente invitato di nuovo in trasmissione. È durante i suoi contatti con il giornalista che Baiardo avrebbe raccontato la storia della foto, mostrandogliela in un’occasione, stando sempre a quanto raccontato dal conduttore televisivo agli inquirenti. Dopo che Giletti ha raccontato la vicenda ai pm di Firenze, la Dia è andata a perquisire Baiardo, senza però trovare l’istantanea. In più occasioni pubbliche l’ex favoreggiatore dei Graviano ha sempre negato l’esistenza della foto. Ma ne ha parlato anche durante un’intervista “rubata” da Paolo Mondani, inviato di Report. Dopo la messa in onda, Baiardo ha sostenuto di aver raccontato “balle” al giornalista, sostenendo di essersi accorto delle telecamere azionate di nascosto. A proposito del presunto scatto è stato sentito dai pm anche Urbano Cairo, proprietario di La7, che lo scorso aprile ha improvvisamente chiuso la trasmissione di Giletti. Alcune settimane fa, invece, Baiardo aveva annunciato la sua entrata in politica, proprio al termine dell’udienza al tribunale del Riesame: “Lo farò con il movimento di centro Avanti Italia”, aveva detto.

Articolo Precedente

Migranti, il Patto Ue potrebbe essere approvato senza l’Italia. Ma le ong non c’entrano: il dilemma di Meloni riguarda i suoi alleati

next
Articolo Successivo

Ecco perché la Consulta ha deciso di sbloccare il processo per l’omicidio Regeni – L’analisi di Domenico Gallo

next