Salvatore Baiardo resta in libertà. I giudici del Tribunale del Riesame di Firenze si sono riservati la decisione sulla richiesta di arresto per l’uomo che ha gestito la latitanza dei boss delle stragi, i fratelli Giuseppe e Filippo Graviano.

Siciliano trapiantato a Omegna, sul lago d’Orta, gestore di una gelateria, Baiardo è divenuto noto al grande pubblico per aver “predetto” l’arresto di Matteo Messina Denaro durante un’intervista a Non è l’Arena su La7. Durante l’udienza a Firenze Baiardo era presente in aula. A chiedere il suo arresto è stato il procuratore aggiunto dell’ufficio inquirente toscano, Luca Tescaroli, titolare delle indagini sulle stragi del 1993. La richiesta di custodia cautelare in carcere risale allo scorso 26 maggio, ma il gip aveva respinto l’istanza. Contro la decisione il pm ha presentato opposizione al Riesame. Baiardo è indagato per calunnia ai danni del giornalista Massimo Giletti: lo ha accusato di aver reso false dichiarazioni al pubblico ministero riguardo all’esistenza di una foto che ritrarrebbe Silvio Berlusconi, il boss stragista Giuseppe Graviano e il generale dei carabinieri Francesco Delfino.

Nonostante le secche smentite dei legali dell’ex premier e dello stesso Baiardo, gli inquirenti sono convinti dell’esistenza di quell’istantanea. Dopo le dichiarazioni di Giletti, che aveva spiegato di aver visto la foto in mano a Baiardo, gli investigatori hanno intercettato un incontro tra il conduttore e l’ex favoreggiatore dei Graviano, durante il quale si faceva esplicito riferimento a quello scatto. L’immagine, in ogni caso, non è mai stata ritrovata nelle perquisizioni ordinate nel marzo scorso.

Pubblicamente Baiardo ha sembre smentito di averla. Lo ha fatto anche oggi, al termine dell’udienza, quando ha voluto annunciare il suo futuro impegno politico: “Scendo in politica, lo farò con il movimento di centro Avanti Italia”, ha detto. L’ex gelataio di Omegna è anche indagato per favoreggiamento nei confronti di Berlusconi, deceduto nel giugno scorso, e di Marcello Dell’Utri, ancora indagato per le stragi del 1993. L’udienza di oggi era fissata lo scorso 5 luglio, ma l’avvocato di Baiardo aveva rimesso il mandato. Il difensore d’ufficio aveva chiesto il rinvio che gli è stato accordato.

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