È un 32enne che si professa neonazista, un alcolista con problemi mentali e già noto alla polizia per maltrattamento di animali l’uomo che nel pomeriggio di giovedì ha aperto il fuoco prima in un appartamento di Rotterdam, nei Paesi Bassi, e poi all’interno dell’università medica Erasmus uccidendo un docente di 46 anni, una donna e la figlia 14enne. Secondo i media olandesi, l’assassino, fermato poco dopo dai corpi d’élite e arrestato, è stato identificato come Fouad L., ex studente dell’università dove ha sferrato l’attacco e frequentatore abituale della piattaforma 4Chan, abitualmente usata da hater e dai gruppi dell’estrema destra internazionale per veicolare messaggi violenti, razzisti e antisemiti.

Ma ciò che è emerso nelle ultime ore, e che tira in ballo le capacità di controllo delle autorità di soggetti attenzionati per la loro pericolosità sociale, è il fatto che l’uomo mostrava da tempo segni di una personalità disturbata, tanto che la procura olandese aveva segnalato il suo caso all’ospedale universitario Erasmus dove era studente, invitando a valutare se fosse il caso di dargli la laurea in medicina. Nella lettera della procura all’università, di cui non si conosce la data, si ricordava che Fouad L. ha ricevuto una condanna per maltrattamento di animali e aveva mostrato segni di un comportamento disturbato, fra cui giacere seminudo su una pila di foglie nel suo giardino lanciando forti grida. Nel suo telefono cellulare erano state trovati simboli di estrema destra e foto di persone accoltellate. Il rettore dell’università, Stefan Sleijfer, ha spiegato che l’ateneo aveva “preso sul serio” l’avvertimento della procura e stabilito che il 32enne, malgrado avesse passato tutti gli esami, dovesse sostenere un test psicologico prima di potersi laureare. La decisione era stata comunicata allo studente, che se ne era lamentato su una chat del canale 4Chan, in un post dello scorso maggio intitolato “persecuzione politica di uomini con Asperger”.

Lo stesso zelo non è stato messo però nella sorveglianza del soggetto, nonostante lui stesso affermava di essere stato condannato per torture a un coniglio a causa del video di un vicino. A quanto riferiscono i media, aveva ricevuto un avvertimento dalle autorità nel 2018 per aver ucciso un pesce con una balestra. Nel 2021 era stato denunciato per aver scaraventato un coniglio contro un albero. Gli agenti avevano trovato la sua casa sporca, con molte feci animali. Ed erano state rinvenute due balestre. Una delle vittime, che era anche sua vicina di casa, secondo amici e conoscenti aveva denunciato più volte l’uomo per i maltrattamenti inflitti ai suoi animali, un cane e diversi conigli. Della 39enne è trapelato solo il nome, Marlous.

Secondo la dinamica fornita dalle forze dell’ordine, lo studente ha aperto il fuoco al Centro medico Erasmus della città e in un’abitazione vicina. Nell’appartamento ha colpito e ucciso una ragazza di 14 anni e la madre di quest’ultima, 39 anni. Poi ha appiccato il fuoco e si è recato nell’aula dell’ospedale dove ha puntato l’arma contro un uomo di 46 anni, un docente dell’Emc. È la terza vittima, uccisa sul colpo. Inizialmente le forze dell’ordine avevano affermato che indossava abitida combattimento“, che era alto, con i capelli neri e portava uno zaino, ma al momento si ritiene che avesse solo un’arma da fuoco e non vi è alcuna indicazione che avesse dei complici. Il procuratore capo Hugo Hillenaar ha annunciato che sta collaborando con la polizia dopo il suo arresto.

“Ho sentito degli spari e delle urla, era il panico ovunque. Siamo scappati verso l’uscita lasciando tutti gli effetti personali”, ha raccontato all’Ansa Beniamino Vincenzoni, 24 anni, un medico italiano residente nei Paesi Bassi che lavora proprio nell’ospedale universitario. “L’uomo arrestato è entrato in una delle aule del nosocomio e ha aperto il fuoco contro un medico-docente che aveva anche chiamato per nome prima di sparargli”, ha aggiunto.

Rotterdam non è nuova a episodi simili, solitamente attribuiti a regolamenti di conti tra bande di narcotrafficanti rivali. Nel 2019, tre persone furono uccise a colpi di arma da fuoco su un tram a Utrecht, mentre nel 2011, il paese rimase scioccato quando il 24enne Tristan van der Vlis uccise sei persone e ne ferì altre 10 in uno scontro violento in un centro commerciale affollato. Sia il premier olandese Mark Rutte sia il re Guglielmo hanno espresso sgomento e dolore per le vittime. L’Erasmus Medical Center dopo avere lanciato un appello sui social media, chiedendo alle persone di non recarsi in ospedale, ha infine annunciato che tutti gli appuntamenti previsti per venerdì si sarebbero svolti come previsto.

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