La parola d’ordine di Zero Waste è “pedalare” per la Rivoluzione Ecologica, senza dar troppo credito ad un dibattito politico che in Italia quasi sempre parla d’altro. La bussola dice nitidamente che la questione ambientale è alla base di tutte le attuali grane dell’umanità (guerre, carestie, epidemie). Le guerre e le tensioni geopolitiche avvengono sempre più per accaparrarsi i “metalli critici” e comunque nell’ambito della Raw Materials Scarcity (la difficoltà a reperire materie prime) mentre i cambiamenti climatici inducono trasformazioni del primario inusitate portatrici di impatti che provocano migrazioni bibliche.

Chi nega questo non dovrebbe avere alcuna responsabilità politica. Purtroppo è proprio questo negazionismo a tenere banco. Nel nostro piccolo (ma non poi così tanto piccolo visto che Rifiuti Zero coinvolge ormai 332 comuni in tutta Italia rappresentando oltre 7 milioni di abitanti) non ci facciamo distrarre e per questo il progetto Zero Waste, che proprio quest’anno celebra 20 anni in Italia, promuove una Rivoluzione d’ottobre con una scarica di iniziative locali-globali.

Si partirà con le due giornate di Capannori all’interno del progetto europeo “Communities Go Circular” in cui Zero Waste Italy lavora con i partner sloveni e croati per dar vita il 30 settembre e 1° ottobre al RE-Festival che farà del primo comune Rifiuti Zero europeo la capitale internazionale della Riparazione e il Riuso. Convergeranno non solo da tutta Italia ma anche da varie parti d’Europa delegazioni di attivisti, imprenditori locali, volontari determinati ad uscire dal vortice lineare ed insensato della rottamazione e dello spreco per affermare le logiche di Riparazione, Riuso, Rigenerazione anche creativa di beni e prodotti per uscire dall’idiozia dell’usa e getta. Pedaleremo, quindi, partendo proprio il primo ottobre con biciclette elettriche e attraverso tre tappe (Capannori-Livorno; Livorno-Tarquinia; Tarquinia-Roma); consegneremo al Presidente della Commissione Ambiente della Camera le oltre trentamila firme che abbiamo raccolto nella petizione su change.org attraverso le quali chiediamo che il Parlamento approvi una normativa sui modelli svedese e francese per incentivare la riparazione e l’allungamento del ciclo di vita dei beni acquistati.

In Svezia opera ormai dal 2017 e prevede sgravi fiscali per chi certifica l’avvenuta riparazione di beni e prodotti (da un paio di scarpe ad un elettrodomestico). Inoltre, recentemente, la normativa ha favorito l’apertura di supermercati di prodotti usati attraverso incentivi e agevolazioni (abbattimento dell’IVA). In Francia dall’inizio del 2023 nell’ambito di una “normativa antispreco” che tra l’altro non consente più di imballare frutta e verdura sotto il chilogrammo e mezzo dichiarando guerra alle stupide “arance sbucciate” e allo scempio delle vaschette monouso sono previsti per il quinquennio 2023-2028 154 milioni di euro per incentivare le riparazioni.

In Italia, sempre più isolata in Europa sulle questioni ambientali perché il governo sembra sdraiato sull’ingordigia delle lobby più oltranziste di Confindustria, assistiamo ancora all’ “iperbole” delle rottamazioni e dei Black Friday. Svoltare sarebbe indice di intelligenza politica e culturale, favorendo stili di vita ed acquisti più responsabili. Significherebbe anche promuovere decine di migliaia di posti di lavoro. Già nel 2015 nella invisibilità assoluta il Ministero dell’Ambiente certificava l’esistenza di circa 100.000 posti di lavoro legati alla Riparazione e al Riuso. Negli Usa l’indotto del Riuso è maggiore di quello dell’industria automobilistica. Zero Waste Italy nella mappatura dei Centri di Riuso in Italia è ormai ad oltre 200 realtà molte delle quali non avendo che minimo sostegno pubblico non appaiono nei “radar” ufficiali ma rappresentano davvero quella Italia migliore di cui c’è sempre più bisogno.

La Pedalata verso Roma si concluderà la mattina del 5 ottobre. Chiederemo ai parlamentari di tutti gli schieramenti di coordinarsi con Zero Waste per dar vita ad una proposta di legge condivisa nel senso di cui sopra. Il tempo di ritornare a Capannori e lì, il 6 ottobre, si svolgerà la “Giornata Rifiuti Zero, della Scienza dei Cittadini e dei Territori”. Al culmine della giornata il Comune di Capannori assegnerà la cittadinanza onoraria al Prof. Paul Connett che da 25 anni collabora strettamente con il movimento ZW italiano. Guardando verso il COP 28 di Dubai…

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