Il presidente americano Joe Biden ha annunciato che gli Stati Uniti riconoscono le isole Cook e Niue come stati indipendenti. Un’altra schermaglia con Pechino che sta cercando di ampliare la sua sfera di influenza nel Pacifico. Lo scorso anno le Isole Salomone hanno sorpreso i funzionari statunitensi firmando un ampio patto di sicurezza con Pechino, in quello che secondo gli analisti potrebbe alla fine consentire una presenza militare cinese permanente.

“Gli Stati Uniti hanno una lunga storia di cooperazione con le Isole Cook, che risale alla seconda guerra mondiale. Il riconoscimento ci consentirà di ampliare la portata di questa partnership duratura”, ha dichiarato Biden. Lunedì si è aperto a Washington il secondo summit con 18 leader delle isole del Pacifico. La mossa, precisa la Casa Bianca, aiuterà a creare una “regione indo-pacifica libera e aperta”.

Il primo ministro delle Isole Cook Mark Brown, presidente del forum dell’isola, ha definito il vertice “un’opportunità… per sviluppare i nostri partenariati per la prosperità”. Ha esortato Washington “a impegnarsi attivamente ai massimi livelli”. Nel 2022 la Casa Bianca nel 2022 ha affermato che gli Stati Uniti investiranno più di 810 milioni di dollari in programmi ampliati per aiutare le isole del Pacifico. Lo stato di Niue è uno dei più piccoli al mondo. Coprendo poco più di 100 miglia quadrate e con una popolazione di circa 1.700 abitanti, non ha un esercito, non è membro delle Nazioni Unite. Le isole Cook sono composte da 15 isole della Polinesia e contano 15mila abitanti.

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