Anche il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron parteciperà ai funerali di Stato dell’ex capo dello Stato Giorgio Napolitano, in programma martedì alle 11,30 a Montecitorio. L’Eliseo ha confermato la notizia, specificando che sarà a Roma solo per la cerimonia funebre e non per altri impegni. Sarà presente anche il presidente della Repubblica tedesco Frank Walter Steinmeier. Oggi, lunedì, le bandiere dell’Unione Europea e dell’Italia al Parlamento europeo, a Bruxelles, sono state messe a mezz’asta. In mattinata l’ex presidente francese François Hollande si è presentato all’ambasciata d’Italia a Parigi – nella sede storica in rue de Varenne – per lasciare un messaggio nel libro delle condoglianze: “Al mio amico Giorgio Napolitano che ha servito l’Europa, l’Italia e il progresso” ha scritto. “Attraverso la sua cultura, la sua esperienza, il suo impegno, il presidente Napolitano illuminava il cammino di tutti i democratici – ricorda Hollande – Il suo spirito, la sua intelligenza ed il suo sorriso mancheranno al popolo italiano e a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Sono fiero di essere stato suo amico. E’ ormai il nostro esempio. Condoglianze a tutta la famiglia”.

La macchina organizzativa della Camera sta mettendo a punto gli ultimi dettagli per i funerali di Stato laici. Il feretro del presidente emerito sarà trasportato dal Senato fino ad una stanza che fungerà da camera ardente vicino al Transatlantico (una delle sale del governo). La cerimonia, in Aula, prevede, al momento, gli interventi del figlio Giulio, di una nipote, del cardinale Gianfranco Ravasi, dell’ex sottosegretario a Palazzo Chigi Gianni Letta, degli ex presidenti del Consiglio Giuliano Amato e Paolo Gentiloni e dell’ex ministra Anna Finocchiaro. Tutta la cerimonia dovrebbe durare circa un’ora e mezzo. Per consentire la massima partecipazione della città di Napoli ai funerali del presidente emerito, il sindaco Gaetano Manfredi ha disposto l’allestimento di un maxischermo nella Sala dei Baroni al Maschio Angioino su cui verranno diffuse le immagini delle esequie trasmesse dalla Rai.

Ancora tantissimi volti noti oggi hanno dato un loro ultimo saluto a Napolitano nella camera ardente allestita al Senato: dall’ex premier Massimo D’Alema al regista Giuseppe Tornatore, dagli ex presidenti della Consulta all’imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone, dagli attori Giulio Scarpati e Giovanna Ralli ad ex compagni di partito ai tempi del Pci, come Achille Occhetto. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha lasciato un messaggio nel libro delle presenze: “Caro Giorgio mi hai insegnato tante cose, magari anche un po’ di ‘stile’, e mi hai lasciato un marchio sicuramente immeritato di saggio. Grazie”.

Tra i primi a entrare nella mattinata di lunedì gli ex leader dell’Udc Lorenzo Cesa e Marco Follini e l’ex ministra del Pd Paola De Micheli e anche D’Alema, appunto. “Una grande personalità – ha detto l’ex leader della sinistra – un maestro severo a volte ma anche un uomo capace di slanci affettuosi. Lo abbiamo ricordato insieme ai suoi familiari. Certamente è stato una grandissima personalità che ha rappresentato nella sua forma più alta il senso dello Stato, quell’amore verso la democrazia e il nostro paese. Ha dato un tratto, una caratteristica del comunismo italiano”. D’Alema ha scritto sul libro delle presenze: “Una lunga vita di impegno e battaglie comuni, ciao Giorgio”.

Politici, magistrati, accademici, donne e uomini della cultura e dello spettacolo hanno omaggiato la memoria dell’ex capo dello Stato. A palazzo Madama si sono visti tra gli altri gli ex ministri Luigi Di Maio e Carlo Calenda, il giudice della Consulta Filippo Patroni Griffi, gli attori Giulio Scarpati e Giovanna Ralli, la giornalista Myrta Merlino, il presidente dell’accademia dei Lincei Roberto Antonelli, l’ex ministri Vincenzo Visco, l’ex premier Lamberto Dini, l’ex presidente della Camera Pierferdinando Casini, tre presidenti emeriti della Consulta, Marta Cartabia, Giovanni Maria Flick e Franco Gallo e tanti altri. “Un protagonista della politica che ha lasciato un segno. Anche quando si è avversari politici quello che conta è il rispetto e la stima, che non è legata alle stesse idee” ha detto il ministro degli Esteri e leader di Forza Italia Antonio Tajani. Interpellato sulla rielezione di Napolitano a capo dello Stato, Tajani ha risposto: “Sapeva trovare una sintesi, era evidentemente la persona più giusta per superare uno stallo nell’interesse della nazione”. “Un grande politico, un uomo straordinario, un uomo delle istituzioni e un sincero democratico – dice l’ex vicepresidente del Senato Valeria Fedeli, commuovendosi alla camera ardente – Conservo sempre sulla mia scrivania un biglietto che lui mi ha scrisse di suo pugno quando è rientrato al Senato ed io, da vicepresidente vicaria, lo ho accolto”.

Occhetto racconta: “Abbiamo avuto anche momenti di dissapori, ma in questo momento ricordo quelli di grande a affetto e collaborazione, che è la dimostrazione che ai nostri tempi, anche fra i diversi si aveva una profonda umanità e si sapeva collaborare. Penso che questo sia un messaggio che dobbiamo lasciare alle nuove generazioni“. Sulla svolta della Bolognina, ha aggiunto, “Napolitano ha avuto un momento di incertezza iniziale poi, insieme a Macaluso, ha deciso di appoggiarla fino in fondo. Abbiamo collaborato nella linea che a lui era carissima dell’europeismo e dell’unificazione di tutta la sinistra”.

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