Non ci sarà più alcun protocollo con la sola Anpi, ma con tutte le associazioni partigiani. È questa la risposta del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, dopo la denuncia pubblica fatta dal presidente dell’Associazione nazionale partigiani, Gianfranco Pagliarulo per la mancata firma all’accordo triennale da stipulare entro il mese di settembre. Per la prima volta dal 2014 a viale Trastevere hanno cambiato idea. La lettera di Pagliarulo al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha permesso di “giocare” a carte scoperte. Valditara, con un comunicato ufficiale inviato nella tarda mattinata di oggi, ha dato la sua replica attaccando direttamente chi ha protestato in queste ore: “Si rilassino i professionisti della polemica politica. I valori dell’antifascismo sono anche i miei e la Resistenza è un valore prezioso. Il ministero è impegnato a costruire una convenzione che coinvolga tutte le associazioni partigiane, perché la Resistenza non è monopolio dell’Anpi e i valori resistenziali devono essere patrimonio di tutti”.

Parole che hanno trovato lo sconcerto del presidente dell’Anpi, che interpellato da ilfattoquotidiano.it, pochi istanti dopo aver appreso la notizia del comunicato del ministro ha dichiarato: “Cado dalle nuvole. Proprio intorno a mezzogiorno mi ha chiamato il segretario particolare del ministro, annunciandomi la piena volontà da parte loro di rinnovare il protocollo fissando una data di incontro con Valditara stesso. Non ho nulla contro il fatto che il ministro voglia fare un lavoro allargato ad altre associazioni, ma noi lavoriamo nelle scuole da anni e da sempre il nostro operato ci è stato riconosciuto”. Il numero uno dell’Anpi non nasconde un certo imbarazzo per il doppio canale usato da Valditara: da una parte l’annuncio del rinnovo con loro dall’altra le parole dure del comunicato ufficiale. “A questo punto – spiega Pagliarulo – dobbiamo comprendere la reale posizione del ministro”.

Poco dopo Pagliarulo ha diffuso una nota ufficiale: “Fulminato sulla via di Damasco”, si legge, “(e della nostra lettera al Presidente della Repubblica e alla Presidente del Consiglio), dopo quasi un anno di silenzio il ministro Valditara scopre l’importanza del Protocollo dichiarandosi impegnato a costruire una convenzione con tutte le associazioni partigiane. Ne siamo lieti, perché siamo i primi a sostenere il valore di tali associazioni, con cui da tempo abbiamo dato vita a un Forum unitario“. E ancora: “Sarà opportuno a questo fine, da parte sua, raccogliere i frutti dell’esperienza di quasi dieci anni di lavoro comune dell’Anpi col ministero, grazie al protocollo sottoscritto fin dal 2014. Sappia però che non solo siamo già informati sul fatto che la Resistenza è stata opera di tante forze politiche, ma che l’Anpi stessa, che conta 141.500 iscritti, è un’associazione pluralista che accoglie nelle sue fila persone con diversi orientamenti politici, purché antifascisti”.

Quest’ultimo, d’altro canto, nel comunicato ufficiale non si è risparmiato riferimenti polemici proprio nei confronti dell’Anpi: “Per essere ancora più espliciti la Resistenza non l’hanno fatta solo i comunisti, ma anche i cattolici, i liberali, gli azionisti e perfino i monarchici. Dunque, ci sarà una convenzione per far conoscere l’importanza della Resistenza nelle scuole, ma con tutte le associazioni partigiane e non con una soltanto”. La lettera-appello di Pagliarulo, nella quale il presidente scriveva “ci vediamo costretti a mettere a parte del disappunto in noi provocato dal mancato riscontro del Ministro dell’Istruzione e del Merito alle nostre richieste di incontro, inoltrate il 3 novembre 2022, il 23 febbraio 2023 e il 23 giugno 2023 e aventi per oggetto il protocollo d’intesa fra l’Anpi e il Ministero dell’Istruzione e del Merito”, sembra aver sortito l’effetto contrario. Intanto a chiedere all’inquilino di viale Trastevere di rinnovare l’accordo in queste ore oltre alla Flc Cgil è anche l’Arci nazionale.

A plaudere alla scelta del ministro Valditara è invece Cristina Olini, vice presidente dell’Associazione nazionale partigiani cristiani: “Volevamo fare una convenzione con il Miur per intervenire nelle scuole, da tempo, quindi una unica e aperta a tutti è una proposta che ci soddisfa in pieno”. E sulle parole di Pagliarulo aggiunge: “Non abbiamo nulla contro l’Anpi ma ci teniamo a ribadire che non sono stati gli unici a portare avanti la Resistenza, quindi è giusto aprire le conoscenze anche agli altri”.

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