Via dalle tende, via anche dal cinema. Nella mattinata di martedì 19 settembre è stato sgomberato l’ex cinema Splendor, occupato dallo scorso sabato dagli studenti milanesi che protestano contro il caro affitti. “Siamo stati svegliati come nei film, buttati giù dal letto con le torce in faccia, senza alcuna dignità e rispetto”, racconta a ilFattoQuotidiano.it Giano, studente dell’Università statale di Milano, tra i 15 occupanti dell’edificio abbandonato in viale Gran Sasso. Insieme a colleghi universitari e lavoratori precari fa parte del movimento “Tende in piazza“, il collettivo nato per difendere il diritto all’abitare un una delle città più cara d’Italia.

Cinque camionette e nessuna resistenza da parte degli studenti e lavoratori, che in questi minuti si stanno riorganizzando con un presidio di fronte al Politecnico di Milano, dove il movimento ha avuto inizio. “Siamo usciti con ordine e solo una volta fuori ci siamo resi conto dell’entità dell’operazione delle forze dell’ordine”, racconta il ragazzo, sottolineando come il dialogo avviato con la Questura di Milano per discutere della posizione degli occupanti dell’edificio, di proprietà privata e dismesso dal 2007, fosse stato interrotto due giorni fa fino allo sgombero improvviso. Durante l’intervento le autorità hanno sequestrato i telefoni dei giovani e hanno identificato 11 persone.

La protesta “Tende in piazza“, nata per denunciare la situazione degli affitti per gli studenti a Milano tra prezzi e assenza di garanzie per gli inquilini precarie, era tornata davanti al Politecnico di Milano già lo scorso lunedì, quando oltre 50 persone si sono presentate con tende e sacchi a pelo davanti all’istituto in piazza Leonardo.

Pesa il silenzio da parte del Comune di Milano, che negli ultimi mesi aveva avviato dei tavoli di discussione con i manifestanti e un forum sull’abitare. “È chiaro che si trattasse di incontri di facciata”, denuncia lo studente. “Lo dimostra il fatto che fino a qualche giorno fa figure istituzionali come l’assessore delegato a Casa e Piano quartieri Francesco Maran elogiassero la nostra iniziativa, mentre il loro silenzio su questa vicenda è sempre più pesante”, continua. Non solo, l’impressione degli studenti è che la repentina decisione dello sgombero arrivi a seguito del clima di intolleranza verso le dimostrazioni popolari alimentari del Govreno, mentre “è assurdo che il Comune non abbia il coraggio politico di prendere una posizione”, conclude Giano.

Per le ore 18 di questa sera, martedì 19 settembre, il collettivo ha organizzato un presidio con le tende di fronte a Palazzo Marino, in attesa dell’incontro con il Sindaco previsto per venerdì 22, organizzato dal Comune di Milano e attualmente confermato.

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