“Siamo determinati a vincere, siamo destinati a vincere in Italia e in Europa”. Matteo Salvini dal palco del tradizionale raduno della Lega a Pontida pensa alle prossime Europee. Difende “l’obiettivo comune” con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ricordando che “nessuno riuscirà a dividerci”. Al cavallo di battaglia della Lega, la lotta all’immigrazione, Salvini dedica però poche parole. Lo storico raduno a Pondita quest’anno si è svolto proprio in contemporanea alla visita a Lampedusa della presidente del Consiglio Giorgia Meloni insieme al vertice della Commissione europea, Ursula von der Leyen. “Matteo a Pondida e Giorgia a Lampedusa sono la sintesi di un obiettivo e di un destino comune. Non riusciranno a dividerci. Abbiamo culture e senso di militanza diverso ma il centrodestra unito vince”, ha sottolineato Salvini.

“Ho fatto, faccio, farò e faremo tutto quello che è democraticamente permesso per bloccare un’invasione che rischia di essere disastrosa. Ogni mezzo necessario dovrà essere studiato e utilizzato”, ha detto Salvini nel suo breve riferimento alla questione migranti. “Noi le cose le facciamo rischiando anche il carcere per difendere le nostre idee”, afferma riferendosi al processo Open Arms che a Palermo lo vede imputato per sequestro di persona. E riferendosi alla prossima udienza dove sarà sentito Richard Gere come testimone, Salvini manda “bacioni” a l’attore: “Se ti piacciono tanto (i migranti, ndr) apri le tue ville e portateli tutti a casa tua”. Parlando di religioni il leader della Lega lancia un attacco all’Islam: “Finché sarà intollerante va guardato con attenzione”.

Spazio invece al voto in condotta e alla tassa sugli extraprofitti delle banche: “Per la Lega è una priorità, non torneremo indietro”, ha detto. Sullo stesso argomento poco prima era intervenuto il ministro Giancarlo Giorgetti: “Banchieri e analisti finanziari non saranno d’accordo”, il provvedimento “si potrà perfezionare ma va nella direzione giusta”, ha sottolineato il ministro dell’Economia. Da Matteo Salvini anche attacchi a Soros, alle droghe, e difende anche il generale Roberto Vannacci, senza però citarlo. In un passaggio del suo intervento, il leader della Lega ha detto: “Le censure dei libri non hanno mai portato a niente di nuovo, viva la libertà di pensiero sempre e ovunque”.

Prima di lui, a scaldare il palco prima del suo intervento c’era l’ospite francese, amica e alleata politica di Salvini. “Voi in Italia e noi in Francia siamo impegnati nella stessa lotta, la lotta per le libertà, per la patria, io so quanto ci teniate alle vostre libertà”, ha detto Marine Le Pen dal palco complimentandosi con Salvini per i risultati raggiunti quando era ministro dell’Interno: “Noi difendiamo i nostri porti, come così brillantemente ha fatto Matteo con così tanto coraggio e combattività quando aveva il potere di farlo“. “Allora l’Europa intera guardava all’Italia – ha aggiunto Le Pen – con ammirazione e noi come alleati eravamo orgogliosi di Salvini e della Lega. Aspettiamo che quel momento torni per l’Italia ma anche per la Francia, perché guai a quei leader che non si rendono conto dei segnali di allarme che rappresentano i massicci arrivi a Lampedusa“. A interromperla gli applausi dal pubblico e il coro “Le-Pen, Le-Pen”. “Sono contenta di incontrare Salvini, che avete la fortuna di avere come leader e io come amico. Sono felice di essere a Pontida, un luogo così simbolico, simbolo della resistenza alle influenze esterne. E credo che il parallelo con quello che vedremo in Europa non sia esagerato”, ha continuato la leader del Rassemblement National. “Viva l’Italia, viva la Lega, viva il capitano”, è stata la frase finale dell’esponente dell’estrema destra francese, pronunciata in italiano. E ancora: “Viva l’Europa delle nazioni”.

Prima dell’intervento di chiusura il segretario della Lega ha omaggiato le figure di Roberto Maroni e Silvio Berlusconi. “Centomila i presenti”, sostengono le fonti della Lega. Tra loro non c’è però Umberto Bossi, rimasto a Gemonio in famiglia. Fonti vicine allo storico leader della Lega Nord, confermando il forfait del fondatore, e non mancano di sottolineare come non sia arrivato alcun invito a partecipare al senatur. Salvini augura però “all’unico e irripetibile Umberto Bossi” buon compleanno “con due giorni di anticipo”: “Se non avesse cominciato lui da solo, noi non saremmo qua”, ricorda il vicepremier. Sul palco si sono alternati i presidenti di Regione della Lega, i capigruppo di Camera e Senato e poi i ministri. L’autonomia è stato il tema centrale dell’intervento di Luca Zaia, poi rilanciato dal ministro delle Riforme, Roberto Calderoli. Il governatore lombardo Fontana ha anche criticato “le follie demagogiche di certi pseudo ambientalisti“. Giulia Bongiorno, senatrice e presidente della commissione Giustizia a Palazzo Madama, dal palco del raduno ha rilanciato la proposta della castrazione chimica per chi “violentano donne e i minori”: “Non è un’operazione chirurgica, non è una tortura, è un trattamento farmacologico che agisce sulla libido. Con il vostro aiuto questa sarà la nostra prossima battaglia”, ha detto Bongiorno.

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