Scambiare una lezione di yoga per un omicidio di massa? Se le persone sono talmente rilassate da sembrare morte può capitare. Succede nel Regno Unito, in un locale che ha la sua sede all’interno dell’Osservatorio del Mare del Nord a Chapel St Leonards. Che cosa è successo? Il resoconto della Bbc parte dal momento in cui l’insegnante di yoga Millie Laws sta tenendo la sua lezione. Qualcuno dà l’allarme. Passa in quel posto, sbircia dalle finestre e vede molte persone lunghe sul pavimento. Immobili. Apparentemente (solo apparentemente) senza vita.
Così chiede l’intervento della polizia. Cinque auto con le sirene e i lampeggianti arrivano in pochi minuti davanti alla porta della sala del Lincolnshire. Ma quando gli agenti fanno irruzione nel locale scoprono che si tratta solo di una fase di profonda meditazione, che avviene con i partecipanti sdraiati per terra immobili. Entrati in altre dimensioni ma solo con la forza della mente. La scena è completamente diversa da quella decritta con tanto patema da chi ha allertato le forze dell’ordine.
Millie Laws, l’insegnante, che strabuzza gli occhi. Oggi commenta: “All’inizio pensavo che la notizia di un assassino di massa fosse soltanto un brutto scherzo”. Scatenato dall’invidia, dall’antipatia verso questa disciplina o chissà, forse solo per creare trambusto. La Laws si è trasferita nella cittadina solo da tre mesi e gli insegnamenti di yoga, là, sono una assoluta novità. La polizia del Lincolnshire ha subito confermato che tutti stavano bene ed erano al sicuro. E ha aggiunto: “La chiamata d’emergenza è stata fatta con buone intenzioni”. Chi ha preso in mano il cellulare e ha dato l’allarme era davvero angosciato da quella scena. E’ stato, insomma, un clamoroso equivoco.
Poi la signora Laws si è tranquillizzata. A bocce ferme, ha rivelato di trovare “divertente e surreale” che i suoi insegnamenti siano stati scambiati per un crimine di massa. Alla fine, tutti i passaggi di questa vicenda sono stati ricostruiti. Millie ha 22 anni e ha raccontato che, mentre stava insegnando yoga a sette studenti al Seascape Cafe, che si trova all’interno dell’edificio, ha visto due dog sitter che scrutavano attraverso la finestra. In quel momento era in corso lo Shavasana, la fase di rilassamento della classe.
“Gli studenti – spiega – rimangono sdraiati, i loro occhi sono chiusi. È molto buio lì dentro. Avevo solo candele e piccole luci da tè illuminate distribuite per tutta la stanza e stavo semplicemente camminando in giro suonando il mio tamburo. Indossavo un bel top fluttuante con ampie maniche a campana”. Poi qualcuno inizia a spiare da fuori. “Una coppia con dei cani si è avvicinata alla finestra e ha dato un’occhiata ma se ne sono andati molto velocemente e io non ci ho fatto nemmeno caso”. Insomma: sembrava un episodio irrilevante. L’insegnante prosegue il suo racconto: “Non potevo nemmeno sospettare che queste persone avessero telefonato dicendo che c’era un assassino di massa. Avevano spiegato che io indossavo una tunica e camminavano sopra tutte le persone, che sembrava una specie di rituale e che le persone sul pavimento erano tutte morte”.
Millie Laws dà però delle giustificazioni: “Immagino che dall’esterno possa essere sembrato così, perché sono tutti davvero immobili. E sono sicuro che l’immaginazione di queste persone si sia scatenata, che siano davvero andate in ansia”. La conclusione della vicenda? I gestori del Seascape Cafe hanno cercato di rassicurare i residenti e hanno anche ringraziato la polizia per la pronta risposta. Hanno scritto su Facebook: “Se qualcuno ha sentito le sirene della polizia nella Chapel St Leonards alle 21.30 di ieri sera, si tranquillizzi. Stavano andando all’Osservatorio dopo che qualcuno aveva segnalato un omicidio di massa nel nostro edificio, avendo visto diverse persone sdraiate sul pavimento… in realtà era solo una lezione di yoga in meditazione. Non facciamo parte di nessuna setta o di club di folli”.
Per gli agenti della polizia solo parole di lode: “Grazie agli agenti del Lincolnshire per la loro pronta risposta. Non riusciamo nemmeno a immaginare cosa sia potuto passare per le loro menti lungo il percorso. Ma hanno dimostrato una grande tempestività, fondamentale nel caso di allarmi veri e così ci sentiamo tutti più protetti”.
