Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha ricevuto a rapporto il generale Roberto Vannacci per motivi di “carattere privato“. La notizia è stata resa nota dalla Difesa. La richiesta era stata avanzata alcuni giorni fa dallo stesso Vannacci, il quale nelle ultime settimane è stato al centro delle polemiche dopo la pubblicazione del suo libro dove esprimeva un’incredibile sequela di affermazioni retrograde.

Riserbo sui contenuti dell’incontro. Vannacci dice comunque di essere comunque “estremamente soddisfatto dell’incontro e del fatto che il ministro abbia accettato” di riceverlo. Il generale ha spiegato: “Attualmente sono in licenza ma quando tornerò in servizio proseguirò nella mia attività in base alle indicazione dei miei superiori, non sono stato spostato di sede”. In merito alle vendite del suo libro ha aggiunto: “Quando riterrò opportuno e produttivo comunicare i numeri lo farò, ma non adesso”, ha detto Vannacci annunciando di essere “già in contatti avanzati con diverse case editrici straniere che hanno richiesto la pubblicazione del libro in altri Paesi europei”. “Il libro va avanti per la sua strada”, ha aggiunto Vannacci.

Un incontro richiesto dal generale, già ai sensi dell’articolo 735 del D.P.R. 15 marzo 2010 n. 90 che al primo comma prevede che “ogni militare può chiedere, per via gerarchica, di conferire con il Ministro della difesa o con un superiore, precisando il motivo della richiesta per le questioni di servizio, oppure dichiarandone il carattere privato, nel caso di questioni non riguardanti il servizio e la disciplina”. La settimana scorsa, quando Vannacci aveva richiesto l’incontro il ministro Crosetto aveva fatto sapere che lo avrebbe ricevuto: “Lo riceverò, dirò a lui cosa penso di questa vicenda. Se è un vero militare ha capito che l’unico che ha agito da militare è il ministro”.

Dopo le polemiche Vannacci era stato rimosso dal ruolo di comandante dell’Istituto geografico militare di Firenze. Subito dopo che era emerso il caso del libro Crosetto aveva definito “farneticazioni” le idee contenute nel libro, annunciando un’indagine interna nei suoi confronti. Una posizione diversa da quella di altri esponenti del governo: il vicepremier Matteo Salvini ad esempio, ha telefonato a Vannacci, difendendolo in diretta social e affermando di voler comprare il suo libro. Il generale non ha mai fatto indietro rispetto alle sue convinzioni anzi le ha ribadite anche in diversi interventi in trasmissioni televisive.

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