Televisione

Barbara D’Urso ancora contro Mediaset per la sua ‘esclusione’: dai “budget limitati” allo studio condiviso. Ecco di cosa si lamenta e cosa non torna

Con un lungo post la conduttrice commenta il la fine del suo impegno con Pomeriggio 5 e l'arrivo di Myrta Merlino

di Claudia Rossi

Siamo alla vigilia della ripartenza di Pomeriggio5 e Barbara D’Urso torna a esprimere la sua amarezza per ‘l’esclusione’ dal programma attraverso un post pubblicato sui social. Amarezza comprensibile, ma forse non fino in fondo. Sui social si parla da giorni di Myrta Merlino che di D’Urso si appresta a prendere il posto, e se ne parla soprattutto per via dei ‘promo’ della trasmissione, niente affatto apprezzati dagli utenti. D’Urso fa un punto: “Tra pochi giorni prenderà il via la 16esima edizione di Pomeriggio5, la prima senza di me. Ho creato e curato con amore quel programma per 15 anni ed è per me motivo di orgoglio che un programma nato, cresciuto e identificato con me, vada avanti mantenendo lo stesso nome“. La conduttrice prosegue elencando quanta “dedizione” e “abnegazione” abbia messo nel suo lavoro. Poi: “Abbiamo fatto tutto questo con un piccolissimo budget, che fin dall’inizio di questa avventura straordinaria è stata la mia forza in azienda, puntando alla massima resa con la minima spesa. Non è stato sempre facile ma Pomeriggio5 era la mia casa e i sacrifici li ho fatti col sorriso, anche quando siamo stati costretti ad andare in onda senza pubblico, dal centro di produzione che era una cattedrale nel deserto durante i lockdown, per poi proseguire così per due anni e mezzo“. D’Urso specifica dunque di aver avuto un budget risicato per mettere in piedi il prodotto. Stando a Fanpage (che ha chiarito un indovinello pubblicato su Dagospia), il suo compenso non avrebbe risentito dei “tagli”. Il volto tv avrebbe avuto preso in totale, negli ultimi quattro anni, 15 milioni di euro. Alla domanda su chi sia il conduttore che è arrivato a questa mastodontica cifra, infatti, Fanpage ha risposto attraverso fonti Mediaset che si tratterebbe proprio di lei: “Non solo, i 15 milioni degli ultimi quattro anni diventerebbero 45 milioni allargando l’esame agli anni trascorsi in Mediaset. Cifre importanti, usando come metro di paragone cachet nomi di punta della Tv, vedi Fazio che per i prossimi quattro anni avrebbe chiuso un accordo di 10 milioni complessivi”.

Mi sono messa sull’attenti quando mi è stato dato uno studio molto più piccolo e condiviso con i telegiornali, e non solo, che mi obbligava a registrare gli ultimi due blocchi velocemente nel pochissimo tempo disponibile prima della diretta, per poter lasciare puntualmente lo studio a Studio Aperto alle 18.25. Ennesima limatura nella durata, che nelle ultime due stagioni è stata ridotta all’osso (per motivi ancora oggi a me oscuri). Negli ultimi due anni siamo stati costretti a partire mezz’ora dopo rispetto alle stagioni precedenti e dopo una soap che ci lasciava un traino del 9/10%“. Nonostante questo, ho garantito, insieme alla meravigliosa squadra che mi ha accompagnata fino al 2 giugno, un ascolto molto alto (media stagionale 16%, con punte al di sopra del 20%) ed eravamo pronti per ricominciare con la nuova stagione, come mi era stato fortemente richiesto“. Un numero buono ma che non può essere definito ‘molto alto’ – la Vita in Diretta, su RaiUno, ha una media vicina al 22% con picchi superiori al 27% – e che anzi denota una progressiva decrescita dai grandi numeri raggiunti in passato da Pomeriggio5. I motivi? Molteplici. Se può aver giocato un ruolo anche il ridimensionamento di orario e di budget, va anche detto che il linguaggio cambia e si fa strada la necessità di avere, accanto al pubblico ‘acquisito’, il cosiddetto zoccolo duro, una platea rinnovata. Può accadere che impeccabili professionisti vengano sostituiti perché l’azienda necessita di una nuova visione. E loro, i professionisti (cosa che D’Urso indubbiamente è) possono portare conoscenza e competenza in altri contesti, in uno scambio che porta alla crescita biunivoca. Carmelita – come la chiamano i suoi fan – ha saputo creare un linguaggio televisivo ed è stata a per lungo tempo uno dei volti di punta Mediaset, iconica, rappresentativa. Sembra però che i “nodi” in fase di rinnovo contrattuale siano stati diversi e sempre stando a Fanpage, pare che “al momento della discussione sul rinnovo di contratto qualcosa si sarebbe rotto. È stato lo stesso Pier Silvio Berlusconi a chiarire che da parte della conduttrice sarebbe arrivata la richiesta di due prime serate garantite, che non rientravano in ciò che Mediaset era in grado di affidarle, soprattutto a quelle stesse cifre. La corda si sarebbe quindi spezzata, con una inconciliabilità di posizioni palese”. I beninformati parlano poi di un episodio social che avrebbe fatto trasecolare la dirigenza del Biscione, una preghiera “sfacciata” a poche ore dalla scomparsa del fondatore di Mediaset.

Ora le chiavi di quella casa sono state date a Myrta, alla quale va da parte mia un grande in bocca al lupo. Pomeriggio5 tornerà finalmente ad avere un grande studio con il pubblico presente dal vivo, che potrà anche interagire in diretta. Verrà aumentata la durata, mezz’ora in più partendo ben prima del competitor, e verrà garantita una collocazione in palinsesto più favorevole, con un ottimo traino, come si confà a un programma, ormai storico, ben rodato e di successo, com’è giusto che sia e come sarebbe stato giusto fare anche nelle stagioni precedenti. Tutto questo non potrà che fare bene agli ascolti e a Pomeriggio5, una delle creature televisive di cui vado maggiormente orgogliosa“, continua D’Urso. Sembra quasi voler dire che un eventuale successo non sarà solo merito di Myrta (Merlino), ma di un assetto diverso rispetto a quello a lei garantito. “L’unica cosa che mi dispiace, come sapete, è non aver potuto salutare il mio pubblico dopo 15 anni insieme. Ma so che avete compreso che non è dipeso da me. A presto! #Colcuore“, conclude Carmelita. Alla quale si augura di trovare un altro mare nel quale possa nuotare a proprio agio, dando il meglio di sé. Perché il suo pubblico la seguirà ovunque vada.

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